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Sabato, 20 Aprile 2024
Curarsi mangiando

Curarsi mangiando

A cura di Francesco Garritano

Acne, quando il problema non è (solo) il cioccolato: cause e rimedi

Quanti di voi ancora pensano che la comparsa dell’acne sia correlata al consumo sporadico di cioccolato? “Guarda, ieri sera ho mangiato un quadretto di cioccolato e già stamattina ho trovato la sorpresa!”. Leggendo l’articolo vi accorgerete che non è il solo lui il colpevole. Buona lettura!

Acne e stile di vita

L’acne è una malattia causata dall’infiammazione del follicolo pilifero e della ghiandola sebacea, caratterizzata da un’eccessiva produzione di sebo e dalla formazione di lesioni tipiche, quali punti neri, brufoli, papule e pustole. Ma cosa causa l’insorgenza di queste fastidiose manifestazioni?

Si pensava fino a tempo fa che l’acne fosse una malattia frequente solo negli adolescenti a causa dei mutamenti ormonali che in quell’età si presentano, invece, non è solo colpa dell’equilibrio fra androgeni ed estrogeni, ma anche di altri fattori correlati al nostro stile di vita: alimentazione, stress, sedentarietà, fumo. Se a 40 anni ancora abbiamo problemi di acne, allora dovrebbe accendersi un campanellino d’allarme: ci stiamo comportando bene con il nostro corpo oppure lo stiamo trascurando? Probabilmente avrà bisogno di una detossificazione e, soprattutto, di allontanare l’infiammazione che lo sta minacciando.

Fattori pro-infiammatori

Capire quali sono i fattori che peggiorano l’acne dovremo fare un po’ di esami ematochimici, dai più semplici di routine (glicemia e insulinemia) a quelli ormonali.

Infatti, se il problema non è di tipo ormonale, è molto probabile che si ritrovi sulle nostre tavole. L’insulina e la resistenza insulinica peggiorano l’acne, per cui mantenere la calma insulinica sarà il nostro obiettivo, eliminando dalla nostra dieta zuccheri semplici e carboidrati raffinati ed accoppiando ad ogni pasto carboidrati integrali, proteine di qualità e fibre.

Altri fattori che potrebbero infiammarci sono le nostre abitudini: mangiamo sempre lieviti? Latticini? Alimenti contenenti nichel? Frumento? Bene, un consumo frequente e quotidiano di questi, se non variamo il nostro modo di mangiare, può infiammare il nostro organismo. Pertanto, il consiglio è quello di seguire una dieta di rotazione, consumando determinate categorie alimentari solo poche volte a settimana.

I latticini potrebbero essere primi responsabili dell’infiammazione da cibo, ma purtroppo, non solo per il loro costante consumo. Infatti, il latte ha un alto indice insulinico, per cui il suo consumo causa di conseguenza un aumento dell’infiammazione. Di conseguenza, mangiare un quadretto di cioccolato ogni giorno, soprattutto se a latte, aumenta la comparsa di brufoli non perché è cioccolato, ma perché contiene latte e zuccheri semplici. Sarebbe meglio, infatti, consumare 2 volte a settimana circa solo cioccolato fondente superiore all’85%, che contenga pasta di cacao, burro di cacao e pochissimo zucchero (se assente ancor meglio), evitando invece quella che sull’etichetta presenta edulcoranti, aromi artificiali e grassi vegetali. Il problema del cioccolato non è tanto il cacao (che però contiene nichel, attenzione!), ma gli altri ingredienti che contiene.

Altri alimenti che peggiorano l’infiammazione sono i grassi idrogenati, gli oli cotti ed una sproporzione di acidi grassi omega 3 ed omega 6; gli omega 3, infatti, riducono le citochine infiammatorie per cui anche l’infiammazione che peggiora la comparsa di pustole.

Inoltre, un ottimo toccasana sarebbe praticare attività fisica ogni giorno, almeno per 60 minuti al giorno; il movimento costante aiuterà il nostro organismo a liberarsi di tossine, inoltre, migliorerà lo stato di insulino-resistenza.

Mantenere la calma insulinica, muoversi, evitare alimenti pro-infiammatori ed aggiungerne altri antiinfiammatori, come frutta e verdura, nella dieta aiuteranno il soggetto a liberarsi dall’acne post-adolescenziale.

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