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Venerdì, 19 Aprile 2024
Curarsi mangiando

Curarsi mangiando

A cura di Francesco Garritano

Alimentazione, le difficoltà con il cibo delle donne dopo il parto

Il periodo del post-partum è particolare per qualsiasi donna, poiché si presenta un cambio di ruoli: da figlie si diventa madri e non si potrà più pensare a sé stesse, ma anche e soprattutto alla vita del figlio. Questi cambiamenti generano nelle donne emozioni spesso spiacevoli, che alterano anche il comportamento alimentare, poiché si ha paura di ingrassare, soprattutto nelle donne obese. Ma come dover mangiare per evitare di entrare nel tunnel dei disturbi del comportamento alimentare? 

Il periodo post-partum

Nel periodo del post-partum sono necessari nuovi cambiamenti affinché la donna si adatti alla routine di cura del bambino e gradualmente possa ritornare alle condizioni fisiologiche e metaboliche della pre-gravidanza. A causa di ciò, le donne diventano più suscettibili a complicazioni fisiche e psicologiche. È impossibile dissociarsi dopo il parto dall'esperienza della maternità. Il processo di costruzione della maternità inizia in fasi che precedono la gestazione. Tuttavia, è dalla nascita che le donne sperimenteranno realisticamente cosa significa "essere una madre". Da un punto di vista psicologico, il post-partum può essere caratterizzato da sentimenti ambivalenti, come l'euforia e il sollievo, la paura di non essere in grado di curare, la paura per la salute del bambino, la paura di non essere in grado di prendersi cura e rispondere ai bisogni del bambino o di non essere in grado di praticare correttamente la maternità. La maternità mette in evidenza questioni importanti per l'identità psicologica e sociale delle donne; queste sperimentano grandi cambiamenti nella loro vita che richiedono aggiustamenti fisici e psicosociali, e questo si rifletterà nel modo in cui ciascuna donna sceglierà di mangiare. 

Cambiamenti alimentari nel post-partum 

Anche l'alimentazione del periodo post-partum subisce dei cambiamenti, perché le donne trovano più ostacoli avendo paura del fatto che mangiare come sempre possa metterle a maggior rischio di sovrappeso o di obesità. Dallo studio riportato sotto, le donne si sono classificate in tre gruppi: 

1) Donne che hanno modificato, dalla gravidanza al post parto, il comportamento corporeo e alimentare;

2) Donne che hanno mangiato per riempire il vuoto di impotenza provato durante il periodo postpartum; 

3) Donne che hanno allattato al seno curando l’alimentazione del bambino. 

È stato riscontrato, inoltre, che le donne con obesità mangiano per alleviare sentimenti spiacevoli durante il periodo post-natale. Il periodo post-partum, purtroppo, si presenta come un momento opportuno per introdurre cambiamenti a lungo termine nei comportamenti alimentari e nel benessere mentale di queste donne. Lo studio ha notato infatti, che la maggior parte delle donne puerperali presentava un'alimentazione squilibrata, influenzata da fattori culturali, psicologici ed economici.

Le donne che iniziano una gravidanza con obesità presentano una maggiore insicurezza alimentare, scelgono cibo scarso di qualità e aumentano di peso nell'anno seguente dopo il parto. L'eziologia dell'obesità è complessa e multifattoriale ed è fortemente influenzata dalla biologia e da fattori psicologici; infatti, questa può essere vista come espressione di una certa struttura psichica, che comprende lotte emotive e difficoltà nell'interazione con l'ambiente. 

Trattare adeguatamente le donne nel post-partum 

Le donne che scoprono di aspettare un bambino quando sono in sovrappeso oppure obese hanno una maggiore associazione tra ansia alimentare e aumento di peso dopo il parto. Queste hanno bisogno di un approccio multidisciplinare, compresi gli aspetti psicologici e nutrizionali. 

Il post-partum richiede un lavoro psicologico duro e intenso, poichè implica la sensazione di lasciare che una nuova persona occupi il posto più importante della tua vita, incluso più di te stesso. Il bambino prende il centro della scena a casa e nelle sue emozioni, il che impedisce a queste donne di concentrarsi sulla cura di sé. Durante il periodo post-partum, c'è una responsabilità psicologica di abbandonare il posto di essere una figlia per assumere effettivamente il ruolo di madre (cambio di ruoli). Queste trasformazioni sono positive, ma richiedono un dialogo interno significativo.

Ma cosa poter fare per migliorare l’approccio con il cibo? Innanzitutto, quando ci accorgiamo che la situazione perde il controllo, sarebbe utile contattare un professionista del settore. 

Esistono poche e semplici regole da seguire per rimanere in forma o per raggiungere il benessere psico-fisico nel post-gravidanza. Innanzitutto, iniziate a ritagliare per voi 30 minuti almeno della vostra giornata, mentre il figlio dorme, per muoverci: fare un po’ di cyclette in casa o di tapis roulant insieme ad esercizi presi dal web ci aiuteranno a dimagrire più velocemente stimolando il metabolismo ed anche ad accrescere la nostra autostima. I pasti principali dovranno essere tre: colazione, pranzo e cena, che dovranno seguire la cronobiologia, ovvero il pasto più importante della giornata dovrà essere la colazione, a seguire il pranzo e poi la cena che dovrà essere leggera, rispettando appunto le esigenze biologiche del nostro organismo. Evitare zuccheri, edulcoranti e farine raffinate nella dieta, scegliendo solo ed esclusivamente cibi integrali al 100%, dire no a bevande gassate o zuccherate, a prodotti già pronti, privilegiando cibi di qualità possibilmente a km 0. Inoltre, se si allatta, bisognerà evitare quegli alimenti, per lo più vegetali, che alterano il sapore del latte, come le crucifere, l’aglio, la cipolla, ecc. 

Seguendo poche dritte, la donna nel post-partum, abbandonerà i pensieri negativi, ritaglierà del tempo per se stessa e modellerà anche il suo corpo, sentendosi meglio con se stessa. 

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