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Giovedì, 28 Marzo 2024
Curarsi mangiando

Curarsi mangiando

A cura di Francesco Garritano

Metabolismo, ridurre le infiammazioni è fondamentale: come agire sulla dieta

Si sa, lo ripeto continuamente ai miei pazienti, ridurre l’infiammazione è fondamentale per stimolare il metabolismo e sono necessari comportamenti, accortezze e costanza nel mantenere uno stile di vita sano. Ma come fare tutto ciò? Leggete l’articolo per saperne di più!

Abitudini, stile di vita e infiammazione

Il nostro organismo risponde ad alterazioni del proprio stato omeostatico, dovute a fattori endogeni, esogeni, irritativi, mediante l’infiammazione.

Questo vuol dire che fattori quali i cambiamenti climatici e i malanni di stagione, l’alimentazione intesa sia come scelta degli alimenti sia come il loro abbinamento, i virus, i batteri, lo stress, l’inquinamento e tanto altro contribuiscono tutti ad aumentare i livelli di infiammazione.

Si sa che non è facile mantenere un perfetto controllo dello stato infiammatorio: se da un canto è possibile ottenerlo mediante l’alimentazione, l’attività fisica, le abitudini quotidiane, invece i fattori come lo stress, le condizioni ambientali, l’inquinamento non dipendono completamente dal nostro volere.

Ruolo dello stato emotivo nell’infiammazione

Inoltre, alcuni studi hanno confermato come fattori di forte stress e debilitazione psicologica siano alla base di genesi dell’infiammazione. Oltre 40 studi condotti sulla relazione tra alimentazione e stress psicologico/depressione hanno dimostrato come il ruolo di una dieta anti-infiammatoria sia fondamentale per diminuire non solo i livelli di citochine infiammatorie, ma anche per ottimizzare gli stimoli ormonali che vanno a regolarizzare il pathway di neurotrasmettitori a livello nervoso, che sono alla base della nostra sfera emotiva, motivazionale e tanto altro ancora.

Regolare il metabolismo: controllare l’infiammazione

Agire sull’alimentazione riducendo i livelli di infiammazione da cibo con una dieta di rotazione settimanale personalizzata sul proprio profilo alimentare è uno dei meccanismi più utili per agire stimolando il metabolismo in modo da ridurre l’accumulo di liquidi, modulare la resistenza insulinica periferica e mobilizzare le riserve di grasso.

Con l’effettuazione di specifici test presso il mio studio è possibile con un unico esame valutare sia i livelli di infiammazione da cibo dosando due citochine infiammatorie come BAFF e PAF e analizzare il proprio profilo infiammatorio in base a livelli di immunoglobuline G specifiche per il cibo.

Quindi, avere delle abitudini alimentari il più possibile corrette nella propria quotidianità è uno stimolo positivo anche per il benessere della nostra mente e controllare l’infiammazione, sia rispettando il proprio profilo personale che tramite un corretto stile di vita, non può che essere di ulteriore supporto per vivere una vita non solo sana, ma anche serena. Ricordiamoci che è molto importante ridurre gli zuccheri semplici, le farine raffinate, ed evitare tutto ciò che possa sviluppare insulino-resistenza e sviluppo di infiammazione da cibo. Alternare nella propria dieta fonti di proteine quali pesci e uova in prevalenza, a seguire carni bianche e frutta secca, e cercare di evitare tutti quei cibi che aumentano il grado di infiammazione. E’ essenziale l’associazione di tanta frutta  verdura, prevalentemente crude, piena di sostanze anti-ossidanti, minerali e vitamine, ed è inoltre importante integrare omega-3, anti-infiammatorio naturale, e bere più di 2 L di acqua al giorno. Infine, cereali integrali, tuberi e legumi contenenti proteine a scarso valore biologico, ma ricchi in fibre, ferro e calcio e fondamentali a fornire energia, con un basso impatto sull’andamento glicemico giornaliero.

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