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Giovedì, 18 Aprile 2024
Curarsi mangiando

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A cura di Francesco Garritano

Orticaria autoimmune, cos’è e come trattarla?

Una delle malattie dermatologiche più diffuse è l’orticaria. Come mai si manifesta e come poterla trattare? Leggete l’articolo che ho scritto per voi!

Orticaria autoimmune: che cos’è?

Molte pazienti in studio che sto ricevendo menifestano questa patologia: ma che cos’è? Vediamo un po’ nel dettaglio di cosa si tratta.

L’orticaria è caratterizzata dalla presenza di eruzioni cutanee con improvvisa comparsa sulla pelle di pomfi pruriginosi che si sviluppano su tutto il corpo o su una parte di esso e scompaiono generalmente entro poche ore.

Si manifesta nelle forme acute e croniche. Il sintomo principale dell’orticaria è il prurito, che può essere accompagnato da sensazione di bruciore. L’orticaria viene definita acuta se si sviluppa improvvisamente e dura meno di sei settimane. La maggior parte dei casi dura 24-48 ore. Alcune persone però soffrono di attacchi ricorrenti di orticaria acuta e può colpire chiunque a qualsiasi età. L’orticaria si definisce cronica se persiste a lungo termine. Nell’orticaria cronica, un’eruzione cutanea si sviluppa quasi tutti i giorni per almeno sei settimane e alcune persone hanno un rash cutaneo intermittente per mesi o, in casi più rari, per anni.

Nella patogenesi, si riconosce una massiccia liberazione di istamina attraverso i mastociti (cellule che svolgono un ruolo importante nel sistema immunitario), da cui consegue una reazione infiammatoria.

Si stima che il 20% della popolazione manifesterà almeno un episodio di orticaria nel corso della propria vita. È comune soprattutto nelle donne, la maggior parte delle persone sviluppa i primi sintomi tra i 20 e i 40 anni. I pazienti con orticaria rappresentano il 3% di tutti i pazienti dermatologici.

Molte persone riscontrano che alcuni eventi fanno riapparire o contribuiscono a peggiorare i sintomi esistenti:

  • Stress;
  • Alcool e caffeina;
  • Pressione prolungata sulla pelle (es. indumenti stretti);
  • Farmaci come FANS, codeina (antidolorifico) e ACE inibitori (utilizzati per il trattamento dell’ipertensione);
  • Alcuni additivi alimentari come salicilati, che si trovano nei pomodori, succo d’arancia e tè;
  • Punture di insetti;
  • Esposizione a calore, freddo, pressione o acqua.

Trattamento utile per l’orticaria autoimmune

L’orticaria è una bella scocciatura, che richiede rapidi interventi. In primis consiglio di prendere in esame eventuali intolleranze alimentari, limitando temporaneamente l’introduzione dei cibi positivi al test. Questo è il modo più efficace che abbiamo per gestire l’orticaria, in quanto consente di abbassare il livello di infiammazione generale dell’organismo migliorando la sua predisposizione a reazioni “esagerate” con l’allergene. Le intolleranze alimentari sono tra le cause principali di questo disturbo.

Impariamo ad alimentarci in maniera corretta, prima di fare abuso di antistaminici e cortisonici. Scegliere di intraprendere un percorso nutrizionale sano ed equilibrato non è certo semplice come assumere una pillola, ma è il modo migliore e corretto per vivere bene. Forse la strada sarà un po’ più lunga, ognuno ha bisogno del suo tempo per cambiare stile di vita, ma il nostro sistema immunitario ne trarrà sicuramente beneficio.

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