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Venerdì, 19 Aprile 2024
Curarsi mangiando

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A cura di Francesco Garritano

Sonnolenza dopo i pasti: i rimedi per sconfiggerla

Credo sia capitato un po’ a tutti di ritrovarsi stanchi ed assonnati dopo l’ora di pranzo, sembra non essere colpa nostra, in realtà dipende da come ci comportiamo a tavola. Scopriamo il perché leggendo l’articolo!

Cosa causa la sonnolenza post-prandiale

La sonnolenza dopo i pasti, chi non ha mai provato questa sensazione? Si pensa sia normale, invece si tratta di un campanellino d’allarme che ci dice che abbiamo mangiato male. Durante le prime visite con i miei nuovi pazienti la domanda che faccio sempre è se hanno sonno o fame dopo i pasti, chi ha sonno solitamente è la persona che segue una “dieta dissociata”, ovvero mangia un primo con verdure a pranzo ed un secondo più contorno a cena; non sempre è così, anche chi mangia un piatto unico con il secondo all’interno, ad esempio pasta e ragù è spesso incline ad addormentarsi dopo pranzo, cerchiamo di capire perché.

Sia nel primo che nel secondo caso raccontato sopra, quando parlo di carboidrati intendo raffinati con aggiunta magari anche di zuccheri semplici al pranzo, ad esempio il dolcetto a fine pasto o il caffè zuccherato; con l’esempio del ragù, invece, voglio dirvi che nonostante sia presente il secondo a tavola, il piatto deve essere bilanciato, poiché a causare la sonnolenza è ciò che definiamo ipoglicemia reattiva.

Che cos’è l’ipoglicemia reattiva?

Quando sentite parlare di ipoglicemia sicuramente vi verrà in mente il diabete, in effetti il meccanismo è quello, ma alcune persone provano questa sensazione molte volte durante il giorno causando vari picchi insulinici. Quando ingeriamo carboidrati raffinati o zuccheri semplici (ad esempio pasta bianca, zucchero nel caffè, brioches, biscotti, ecc.) la glicemia plasmatica si innalza poiché gli zuccheri vengono assorbiti velocemente nel sangue, per cui l’insulina che è l’ormone in grado di far ritornare i livelli di glicemia nella norma, viene secreta e svolge la sua azione; il problema però è che la glicemia non ritorna nella normalità, ma al di sotto della sua soglia, quindi genera ipoglicemia reattiva, momento in cui ci sentiamo stanchi, abbiamo sonno, abbiamo fame di dolci, per cui la tentazione è troppo forte e finiamo il pasto con un dolcetto: ecco che la glicemia si innalza nuovamente e subito dopo riscende sotto la soglia. Così facendo non vi sarà calma insulinica, il soggetto è maggiormente predisposto al diabete e piuttosto che essere carico e pimpante dopo aver fatto il pieno di energie a pranzo, sarà più stanco e scarico di prima, addormentandosi sulla scrivania del posto di lavoro.

Come rimediare alla sonnolenza

Se il problema della sonnolenza, quindi, si chiamano carboidrati raffinati e zuccheri semplici sembra logica la deduzione che per evitarla bisognerà iniziare a consumare ogni cereale di tipo integrale e per integrale non intendo farina 00 con aggiunta di crusca, ma cereali che contengono almeno il 7% di fibra e che sono 100% integrali. Una volta scelto il vostro cereale dovrete pensare a come equilibrare il vostro piatto, poiché dovrà contenere i tre principali nutrienti di cui parla la dieta GIFT: carboidrati, proteine e fibre, al fine di mantenere la calma insulinica. Perciò si potrebbe anche comporre un piatto unico come quello descritto sopra della pasta con ragù, ma la carne aggiunta al primo piatto dovrà essere proporzionata alla quantità di carboidrati: dovete pensare che 50 g di pasta sono circa 50 g di carboidrati, un po’ meno, mentre 100 g di carne non corrispondono a 100 g di proteine, ma solo a 20 g; ciò significa che nel piatto dovranno essere equilibrati i nutrienti presenti. Non fate, però, l’errore di andare a misurare ogni cosa: la dieta GIFT non usa né grammature, né calorie, semplicemente si basa sul concetto di fame naturale che dovremo ascoltare e saziare utilizzando le proteine ad ogni pasto, a partire dalla colazione.

Spesso, la disattenzione in classe o la sonnolenza dei bambini a scuola, è proprio causata dalla presenza di zuccheri semplici nella colazione, perché si sa che i bambini vorrebbero mangiare i “cereali” al cioccolato nel latte, ma siamo noi genitori a non doverlo permettere, abituandoli a mangiare sano fin da piccoli. Se anche a colazione riusciremo ad aggiungere proteine come la frutta secca o le uova, preparando anche qualcosa di sfizioso come le crêpes o i pancakes, i bambini gradiranno, resteranno sazi anche fino all’ora di pranzo e staranno più attenti a lezione.

La sonnolenza, purtroppo, non è solo stanchezza ma spesso è generata da noi stessi.

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