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Giovedì, 28 Marzo 2024
Leggere il mondo

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A cura di Chiara Cecchini

"La manutenzione dei sensi": un sentiero di montagna per arrivare in alto fino alla felicità

Leonardo, giornalista vedovo di mezza età che sente andare la propria vita alla deriva, non ha ancora fatto i conti con la morte dell’amata moglie Chiara. Sua figlia Nina, carattere forte e indipendente, decide di prendere in affido temporaneo Martino, un bambino taciturno che non ha mai conosciuto i genitori, al quale poco dopo viene diagnosticata la sindrome di Asperger. Tra Leonardo e Martino si instaura ben presto un rapporto molto intenso, non privo all'inizio di incomprensioni, ma i due sono fatti l'uno per l'altro, si capiscono, si accettano e soprattutto si rispettano. Nina parte per andare a lavorare A Boston, seguendo la propria vita, mentre il protagonista e il ragazzo a un certo punto lasciano la grigia Milano per le montagne del Piemonte per andare a vivere nella baita che avrebbe dovuto ospitare la maturità e poi la vecchiaia di Leonardo e Chiara. Tra le Alpi, il rapporto tra Leonardo e Martino si cementa ancora di più e le loro vite si riadattano presto a una nuova quotidianità, grazie anche gli incontri con i montanari del posto, come l’anziano Augusto, che diventerà per Martino un po’ una guida. 

I nostri sicuri cammini notturni, ben diversi da certi nebbiosi e inquietanti ritorni a casa nelle serate milanesi, erano contemplati da Martino come “la manutenzione dei sensi”

Insieme a Leonardo e Martino, la montagna è la terza grande protagonista de “La manutenzione dei sensi” di Franco Faggiani (Fazi Editore). E’ grazie ad essa che i due protagonisti del libro cementano il loro rapporto e, soprattutto, trovano ognuno la propria strada, senza perdersi.

Arrampicandosi su sentieri impervi, rischiando nella tormenta, imparando a conoscerne i pericoli, Leonardo e Martino riescono a salvarsi proprio grazie alla montagna e alla sua autenticità che mette a nudo le persone e le fa uscir fuori veramente per quello che sono, metafora di un percorso in salita che parte dal grigiore della vita quotidiana in città e arriva fino in cima, a respirare l’aria tersa per riempirsi i polmoni e vedere lontano, dentro loro stessi e nel loro futuro, dopo essersi liberati dei propri fardelli.

Già intimamente legati, in montagna Leonardo e Martino lavorano insieme sulla “manutenzione dei sensi”, quel bisogno di prendersi cura l’una dell’altro come si fa in famiglia, anche se tra di loro non ci sono legami di sangue, con delicatezza e premura. L’esordio di Franco Faggiani è una storia positiva, profondamente umana, fatta di serenità e di piccoli gesti semplici, a volte un po’ maldestri. E’ anche un modo insolito e delicato di raccontare la diversità, con pudore e grandissima semplicità, come è la scrittura di Faggiani, lucida, senza fronzoli eppure ricca, da buon giornalista.

A molti quel profilo dava l’idea di una barriera opprimente, perfino ostile. Per noi costituiva un susseguirsi di protezioni. Sapevamo bene che bastava salirle per vedere orizzonti sconfinati e inventare nuovi cammini. Un privilegio da condividere con chi si ama, o con chi, in sintonia, fa almeno un po’ di strada insieme a noi

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