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Mercoledì, 17 Aprile 2024
LibeRIscatti

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A cura di Action Aid

“Sono forte. Nonostante tutto”: La storia di Nunzia

“Non ho mai giocato a nascondino ma ora ho imparato a farlo”. E in una frase ci rientra tutta l’infanzia e la vita di questa giovane donna di 37 anni che ha iniziato a lavorare fin da quando aveva 14 anni, che ha lasciato Palermo ancora ragazzina e che oggi vive a nel territorio corsichese insieme a mamma, due fratelli e un figlio.

La storia di Nunzia sembrerebbe una di quelle vicende personali e famigliari riassumibile in poche righe. Persone che raramente trovano spazio e voce nel mondo frenetico che compone la grande città metropolitana di Milano. Eppure la vita di Nunzia è una vita piena. Difficile, faticosa ma è molto più di una riga che descrive una vita al limite della povertà.

Secondo i dati ISTAT nel 2015 le famiglie italiane in condizione di povertà assoluta erano 1 milione e 582 mila. Nunzia e la sua famiglia fanno parte di questi numeri. È povera. Non ha paura di dirlo, anzi, lo fa guardandoti con orgoglio negli occhi. Lei che nella vita ha imparato anche a chiedere un aiuto ma mai – e ci tiene a ribadirlo – a cadere nel limbo dell’illegalità. Con fatica si tiene stretto un lavoro che le permette – da sola – di tenere in piedi la famiglia.

A volte tuttavia nemmeno il lavoro basta per sopravvivere in una città come Milano. Le necessità, anche quelle materiali più basilari, son tante e spesso si accumulano da non lasciarle respiro. Eppure parlare insieme a lei significa essere impressionati dalla sua capacità di resistere alle avversità, dall’abilità che ha nel sorridere alla vita e sfidare lo stereotipo che i poveri un po’, in fondo, se la siano cercata. Nunzia ribalta ogni pensiero perché non si lascia abbattere.

“Sono brava a nascondere i problemi, a far finta che non ci siano. E se devo piangere mi chiudo in bagno finché ne ho bisogno. Ma è un momento, poi mi passa. Sono forte. Lo devo essere e cerco di esserlo per tutti”.

Il 7,6% della popolazione italiana non ha accesso a sufficienti risorse per soddisfare i propri bisogni fondamentali, con conseguenze anche sulla qualità e quantità di cibo consumato.

Nunzia abita nel territorio corsichese (Buccinasco, Cesano Boscone, Corsico, Trezzano sul Naviglio, Assago e Cusago), dove, secondo i dati ISTAT, la percentuale di poveri è più elevata anche rispetto alla media dei comuni dell’intera area della Città Metropolitana di Milano. È in questo territorio che noi di ActionAid, insieme al Forum Cooperazione e Tecnologia, BuonMercato, Coordinamento Genitori Democratici Lombardia e La Speranza Onlus, e grazie al sostegno di Fondazione Cariplo, ha promosso il progetto “Povertà alimentare e food policy locali: percorsi di innovazione attraverso gli attori del cibo”. L’obiettivo è innovare la filiera dell’assistenza alimentare, attraverso l’elaborazione di un modello che da un lato migliori la qualità del cibo e dall’altro coinvolga agricoltori, imprese, associazioni dell’assistenza alimentare e dell’economia solidale, enti locali e consumatori, in un sistema di welfare comunitario e di economia solidale in grado di rispondere alle esigenze delle famiglie più indigenti.

Quella di Nunzia è una delle 27 famiglie coinvolte. Ha partecipato agli incontri, ha rafforzato la sua rete di relazioni e ha potuto sperimentare la ricezione di una cassetta settimanale di prodotti a km0. “Grazie a questo progetto abbiamo potuto ricevere dei prodotti freschi e buoni e poi con la nutrizionista abbiamo capito come preparare piatti semplici senza troppi ingredienti e imparare a mangiare meglio con quello che riceviamo dagli aiuti alimentari. Qualche cosa poi la copriamo anche noi”.
Più del 90% delle famiglie ha dichiarato che le proprie abitudini alimentari sono cambiate grazie al progetto e hanno acquisito una maggiore consapevolezza.

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