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Venerdì, 29 Marzo 2024
Città conquistatrice

Città conquistatrice

A cura di Fabrizio Bottini

A cosa serve la storia del territorio?

A volte si passa alla storia con una clamorosa ignoranza della storia. È successo pochi giorni fa a un inaccorto esponente politico, che sosteneva quanto la situazione attuale dell'Italia sia ben peggiore di quella del dopoguerra, perché allora secondo lui «non si usciva da vent'anni di malgoverno». A parte non cogliere, come anche il solo aver portato il paese dentro una devastante guerra sia già frutto di «malgoverno» che peggio non si può, stupisce comunque l'incapacità dimostrata di non riuscire a levarsi di dosso una prospettiva tutta schiacciata sul presente e le contingenze, dimenticandosi che «storia» non è una noiosa ora segnata sul diario nelle lezioni del pomeriggio, prima di ginnastica, ma un flusso del quale facciamo parte e di cui faremmo molto meglio ad essere consapevoli, visto che partecipi lo siamo già automaticamente. Nelle trasformazioni urbane e territoriali, la scarsa o nulla consapevolezza di questo flusso fa si che si agisca senza cogliere assolutamente quanto il proprio agire (politico, progettuale, comportamentale) vada secondo la corrente, oppure se ne discosti fino a risalirla, pur senza accorgersene, rischiando di faticare e farsi male per nulla.

Perché le trasformazioni, da quelle più grandi come le infrastrutture a quelle più piccole che in un modo o nell'altro dalle grandi dipendono, dentro quei flussi di lungo periodo ci stanno per forza, a volte modificandone il senso, e chi se ne occupa deve tenerne massimo conto. Detto in parole povere: chi segue la corrente è facilitato e procede lesto, chi va controcorrente incontra molte più difficoltà e rischia di non andare da nessuna parte, e di non accorgersi neppure del perché non ci riesce. In genere i vincenti sono coloro che, per pura convenienza e senza pensarci troppo, seguono il mainstream, così come si comprano i titoli sicuri per investimento: c'è una direzione in cui la città si espande da mezzo secolo? Compriamoci dei terreni, facciamo pressione perché si realizzi una nuova arteria, costruiamoci un centro commerciale, insediamoci la famiglia, l'impresa, la bottega … Si agisce spontaneamente secondo una convenienza, ma ci si muove sulle solidissime basi della storia, pur magari ignorandola, e se ne esce in genere trionfanti. Diverso il caso di chi però a quelle trasformazioni, insediamenti, attività, vuole opporsi, ma lo fa senza accorgersi di remare controcorrente nella storia.

Ignorare questa storia, ovvero che la costruzione del centro commerciale, il passaggio dell'infrastruttura, l'insediamento delle famiglie/attività non sono solo «un progetto», ma una piccola onda nella grande invisibile corrente, vuol dire dibattersi senza molto costrutto, facendo una spesso inutile fatica boia. La medesima opposizione, inserita in una qualche specie di progetto alternativo che la medesima storia la interpreta e segue a modo proprio, ha molte più possibilità di successo: cos'è accaduto prima? Quali erano i presupposti che ora sono cambiati? Quali evoluzioni palesemente negative hanno avuto le scelte del passato, che noi vorremmo correggere «deviando la corrente»? Può essere questo, il discrimine tra il genere di contestazioni che si classificano egoiste o nimby (fatela dove volete la vostra strada ma non dove dà fastidio a me), e idee del tutto organiche, in grado di essere tranquillamente accolte da una pubblica amministrazione, che si incaricherà grazie a questi nuovi input partecipativi di fare il proprio mestiere, ricomponendo i conflitti in forma progressiva. E deviandola davvero, a volte quasi (quasi, del tutto non è mai successo) invertendola, quella corrente di eventi che chiamiamo Storia. In fondo non ci vuol molto: una rassegna stampa locale sviluppata su un periodo ragionevole, la lettura di qualche libro, niente che qualsiasi Comitato non possa autogestirsi, prima di elaborare tesi fantasiose e appoggiarsi a un paladino professionista che proverà a pagamento a sostenerle, remando contro la Storia.

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