Basso flusso urinario, quale può essere la causa?
La nostra rubrica si intitola sesso e dintorni e quindi alcune volte è anche giusto parlare delle problematiche non solamente riguardanti sfera sessuale ma anche la sfera urinaria. Il titolo che sembra in effetti poco entusiasmante invece è spesso motivo e causa di visita urologica .
Per flusso urinario ridotto intendiamo una ridotta spinta durante la fase minzionale. In casi del genere il paziente riferisce di una difficoltà nel fare uscire le prime urine e un flusso minzionale con un energia e una spinta sicuramente minori rispetto a quanto abituato. Quali possono essere le cause? Quali sono gli esami da fare e quando andare a visita dall'urologo? Vediamolo insieme.
Nell'uomo che ha già compiuto o superato i 50 anni spesso la causa è legata ad un ipertrofia della ghiandola prostatica che crea chiaramente una componente ostruttiva a livello del collo vescicale. Talvolta il basso flusso urinario può essere legato anche alla presenza di calcolosi vescicale, anche se in questo caso vi è spesso un blocco immediato e improvviso.
Il problema può riguardare anche giovani pazienti e in questi si può sospettare una sclerosi, ossia una rigidità del collo vescicale o addirittura in alcuni casi una sub stenosi o stenosi dell'uretra, il canale che porta le urine dalla vescica all'esterno. Altre volte alla base del flusso urinario ridotto può esserci una banale infiammazione o infezione dell'uretra.
In altri casi più particolari invece è la vescica, ossia il motore,a dare una spinta ridotta, si parla in questo caso di ipotonia vescicale che spesso alla base vede patologie neurologiche anche su base metabolica o diabetica.
Sicuramente è bene interpellare subito il proprio urologo di fiducia che eseguirà chiaramente gli esami strumentali quali ad esempio un ecografia vescicale e una valutazione della spinto urinaria con un semplice esame ecografico e una uroflussometria.
Nei casi in cui vi sia un ipertrofia prostatica vi sono terapie mediche di tipo naturale o farmacologico che possono aiutare di molto, in caso di sclerosi del collo vescicale la terapia co farmaci alfa litici possono far migliorare di molto il flusso mentre più complesso è il caso della ipotonia vescicale che non vede delle terapie immediate o la stenosi dell'uretra che vede invece spesso come unica soluzione un intervento chirurgico disostruttivo.
In ogni caso è bene confrontarsi subito con il proprio urologo affinché venga approntato e affrontato un giusto percorso diagnostico e terapeutico.