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Martedì, 23 Aprile 2024
Sesso e dintorni, il dottore risponde

Sesso e dintorni, il dottore risponde

A cura di Dottor Andrea Militello

Sesso e amore ai tempi del coronavirus: attenzione alla possibilità di contagio

Da quando tutti siamo venuti a conoscenza di questo nuovo nemico con cui dovremo abituarci a convivere, numerosi sono stati gli studi proposti sul web inerenti prima di tutto l'eventuale aggressività del virus verso l'uomo, le sue origini, le sue diffusioni e gli organi principalmente colpiti. Tutti siamo a conoscenza di come il virus si trasmetta attraverso le goccioline di saliva e quindi prediliga la via aerea colpendo elettivamente i polmoni, da qui i numerosissimi decessi per polmoniti da virus che ci sono stati in questi ultimi tempi.

L'andrologia e la sessuologia si sono chiaramente messe a disposizione negli ultimi tempi nel tentativo di trasmettere la maggior parte di informazioni sulla possibile diffusione del virus anche attraverso i rapporti sessuali. Fino ad ora in tutti i blog leggiamo quanto si consigli di avere rapporti sessuali con il proprio partner, di evitare chiaramente rapporti con soggetti non conosciuti e di come non ci sarebbero possibilità di contagio attraverso il rapporto sessuale, evitando eventualmente il contatto diretto con le vie aeree, cosa chiaramente difficile in una coppia in cui il bacio e la vicinanza del viso rappresenta comunque un momento di intimità.

La novità però arriva degli ultimi lavori in cui si è documentato che il virus predilige come organo bersaglio anche il testicolo maschile per la presenza in questo dei recettori Ace-2, dei recettori che ci collegano normalmente all'ipertensione, tanto che molti farmaci per curare l'ipertensione arteriosa sono degli ace-inibitori, perché attraverso questi recettori viene attivata la angiotensina II che è un ormone ipertensiogeno. Di questi recettori "Ace" ne è ricco anche il testicolo, da qui quindi la contaminazione virale a livello del tessuto testicolare.

Il problema quindi è duplice: infezioni del testicolo, orchiepididimiti, da cui possono conseguire gravi ripercussioni sulla fertilità con la possibilità che ci siano poi dei quadri di infertilità maschile post-infettiva ma nello stesso tempo - è questo è il messaggio del blog di oggi - la possibilità (per il momento non totalmente documentata) del passaggio del virus attraverso gli spermatozoi nel liquido seminale, motivo per il quale il rapporto non protetto potrebbe non essere più così sicuro e non infettante, come riferito da noi andrologi nella maggior parte dei blog sino a poco tempo fa. 

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