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Giovedì, 18 Aprile 2024
Sesso e dintorni, il dottore risponde

Sesso e dintorni, il dottore risponde

A cura di Dottor Andrea Militello

Quando ci si eccita senza volerlo: cos'è il disturbo dell'eccitazione sessuale persistente

Esiste una sindrome chiamata disturbo dell’eccitazione genitale persistente conosciuta con l’acronimo PGAD che riguarda il campo della disfunzione sessuale femminile e recentemente individuata anche nell’uomo. La sindrome dell’eccitazione genitale persistente è stata identificata come un’eccitazione di carattere essenzialmente genitale e non mentale che sino a poco fa era appannaggio esclusivamente del sesso femminile. Tale sindrome risulta essere spontanea, non desiderata e quindi disturbante e imbarazzante per la persona che ne è affetta.

Tale condizione clinica non è da confondere con la ipersessualità e sembra essere sottostimata, anche per la pudicizia e la vergogna che può avere il soggetto affetto da tale sindrome a manifestarla apertamente alle persone a lui vicine. 

Non è ancora chiara la causa della sindrome dell’eccitazione genitale persistente, sono stati chiamati in causa problemi vascolari, ormonali, neurologici farmacologici e chiaramente psicologici. Però negli ultimi tempi si è visto come tale sindrome può essere correlata anche alla sindrome delle gambe senza riposo e alla presenza di una vescica iperattiva, il che lascia presuppore un’eziologia comune di natura neuro ormonale.

Innanzitutto dobbiamo differenziare la sindrome dell’eccitazione genitale persistente dalla sindrome dei genitale senza riposo, quest’ultima caratterizzata da ulteriori disturbi neurologici come abbiamo sopradescritto e che spesso vede nella sua causa una neuropatia del nervo pudendo.

L’uomo affetto dalla PGAD o da sindrome dei genitali senza riposo riferisce una sensazione di eccitazione genitale che non è desiderata e spesso una sensazione di orgasmo imminente e la presenza di eiaculazioni indesiderate.

Tale patologia o disfunzione della sfera sessuale è stata per la prima volta indicata nel 2011. Prima di allora la sindrome era di totale pertinenza del sesso femminile. Più recentemente nel 2015 Stevenson e collaboratori  hanno evidenziato la presenza di una sindrome del eccitazione genitale persistente anche nell’uomo. 

Nel caso riportato dagli autori vi era una iper eccitazione sessuale con un pene ipersensibile ed una con l’eiaculazione immediata alla minima stimolazione che però alleviava l’eccitazione solo temporaneamente per un breve periodo di tempo, dopo di che tutti i sintomi eccitatori ritornavano; in questo paziente non erano state rilevate patologie metaboliche o  neurologiche.

Attualmente sono stati descritti solamente altri tre casi isolati per cui è ancora difficile parlare di una vera e propria sindrome ben identificata, e chiaramente il tutto deve essere ben differenziato e non confuso con quadri di eiaculazione precoce o di ipersessualità.

Teniamo comunque presente la possibilità dell’esistenza di questa sindrome affinché alcuni disturbi legati all’iper eccitazione genitale persistente non siano etichettati come eventuali devianze sessuali o problemi non trattabili. Spesso la cooperazione fra andrologo e sessuologo clinico può portare grossi risultati.
 

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