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Venerdì, 19 Aprile 2024
Sesso e dintorni, il dottore risponde

Sesso e dintorni, il dottore risponde

A cura di Dottor Andrea Militello

Il laser verde per curare la prostata ingrossata

L’ipertrofia prostatica è la patologia più frequente nell’uomo adulto. La ghiandola prostatica con l’avanzare dell’età tende ad aumentare il suo volume creando di conseguenza un ostacolo o una difficoltà alla normale minzione. E’ quindi obbligatorio per l’uomo che abbia superato i 45 anni iniziare ad affidarsi annualmente all’urologo di fiducia (anche perché la ghiandola prostatica in una alta percentuale di maschi può purtroppo produrre alcuni focolai tumorali).

Gli esami principali che devono essere eseguiti prima della visita urologica sono essenzialmente il dosaggio del PSA plasmatico, che si effettua con un prelievo di sangue dopo aver rispettato almeno 72 ore di astinenza sessuale, ed un esame delle urine completo. Durante la visita verrà eseguita un'ecografia vescicale e prostatica con sonda sovrapubica e un’esplorazione rettale per uno studio dettagliato della consistenza, volume, superficie della ghiandola prostatica, esame banalissimo e della durata di pochi secondi. Come dicevamo, alcune volte la ghiandola prostatica crescendo crea una difficoltà nell’uomo, impedendo un normale svuotamento della vescica e causando così cistiti ricorrenti, urgenza minzionale incontrollabile e alzate notturne fastidiosissime per il disturbo del sonno.

Il laser per il trattamento dell'ipertrofia prostatica

Ci sono trattamenti medici che possono portare dei benefici e purtroppo anche effetti collaterali, nei casi che non rispondono alla terapia medica o nei pazienti che non vogliono sottoporsi a tale terapia a causa di effetti collaterali (calo pressorio, ridotta eiaculazione, disfunzioni erettili) ci sono possibilità di intervento chirurgico. Una innovazione importante è stata l’introduzione dell’uso del laser per il trattamento dell’ipertrofia prostatica. Il laser verde, un laser al litio, ha un’energia tale da essere in grado, con misurazioni millimetriche, di vaporizzare il tessuto prostatico, eliminando quindi - potremmo dire proprio squagliando come un fiocco di neve - la prostata ostruente non causando alcun sanguinamento, perché il laser coagula immediatamente e permettendo quindi di sottoporre all’intervento anche persone cardiopatiche in trattamento con farmaci anticoagulanti o portatori di pace-maker poiché in questo intervento non viene usato nessun bisturi elettrico che possa dare interferenze con il pace-maker stesso. Chiaramente come tutti gli interventi ci deve essere una giusta indicazione da parte dell’urologo curante. Anche il volume della prostata chiaramente può orientare sull’eventuale tecnica terapeutica.

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