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Giovedì, 25 Aprile 2024
Trentenni

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A cura di Maria Carola Catalano

Mondiali Brasile 2014: i trentenni faranno la differenza

Mancano poche ore al fischio d'inizio dell'edizione 2014 dei campionati del mondo di calcio. La maggior parte degli uomini d'Italia, e non solo, non stanno più nella pelle e anche le donne non disdegnano affatto l'evento. Il mondiale si condivide con amici, famiglia e colleghi, emoziona e ha segnato le nostre vite regalandoci tantissimi ricordi. Ogni italiano conosce a memoria il testo di Notti Magiche di Gianna Nannini, inno di Italia 90, i gol di Totò Schillaci e la delusione per la sconfitta inflittaci dall'Argentina in semifinale e dalla vittoria in finale della Germania Ovest. Ci siamo ripresi solo nel 2006 quando, in Germania, abbiamo vinto la coppa.

Ora sta per iniziare un'altra avventura e a rappresentare il nostro Paese in campo ci saranno tanti ultra trentenni. Ad indossare la maglia azzurra saranno sei: si comincia dalla porta dove ci sarà il trentaseienne super Gigi Buffon, ormai al suo quarto mondiale, che ha avuto la fortuna di alzare la coppa dei campioni insieme a Pirlo, De Rossi, Barzagli e Motta; non c'era nel 2006 ma ci sarà questa volta Cassano.

Ma l'Italia non è l'unica a mettere in campo dei calciatori non giovanissimi. Tra i 736 giocatori del mondiale sono 133 (oltre uno su cinque) ad avere almeno 30 anni, con l'Iran che ne ha 11 mentre la Svizzera ne ha solo tre. Gallina vecchia fa buon brodo. La giovane età fa correre e resistere più a lungo ma l'esperienza permette di non farsi prendere dal panico quando il gioco si fa duro e di aiutare gli altri membri della squadra a ritrovare la direzione giusta per raggiungere l'obiettivo vittoria. Ecco perchè i trentenni faranno la differenza.

Mondiali 2014, i trentenni in Nazionale

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Mondiali Brasile 2014: i trentenni faranno la differenza

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