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Mercoledì, 24 Aprile 2024
AAA... acquisti

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A cura di Massimiliano Dona

Come abbiamo messo in ginocchio sua maestà Tripadvisor

Sapete che sono un fan di internet e delle sue potenzialità nella prospettiva di accrescere la consapevolezza ed il potere di scelta dei consumatori. Tra le virtù della Rete, considero tra le principali quella di consentire a tutti noi di accedere alle esperienze di altre persone prima di fare un acquisto: in questo modo, leggendo commenti e recensioni, possiamo “fare gruppo” e quindi scegliere per il meglio.

Come tutti sapete, la materia turistica è quella dove questa opportunità si è manifestata per prima e con maggiore diffusione (quanto è comodo sapere come si mangia in quel ristorante o che servizio riceverò in un determinato albergo!). Tuttavia è altrettanto noto che queste recensioni non sono sempre attendibili e noi dell’Unione Nazionale Consumatori, dopo aver inutilmente sollecitato sua maestà Tripadvisor a fare qualcosa di più (quanto sono presuntuosi a volte i giganti del web), ci siamo rivolti all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato in una battaglia tra Davide e Golia che sembrava senza speranze.

Ed invece, proprio a fine anno, è arrivata la vittoria più bella del 2014 per la nostra organizzazione: la condanna esemplare inflitta a Tripadvisor da parte dell'Autorità Antitrust! All'esito di una lunga istruttoria si è accertato che il sito "enfatizza il carattere autentico e genuino delle recensioni, inducendo così i consumatori a ritenere che le informazioni siano sempre attendibili ed espressione di reali esperienze turistiche". Per questo Tripadvisor è stato condannato a pagare 500mila euro!

Ora, mentre noi festeggiamo, arriva immancabile la levata di scudi dei tecnoentusiasti, di certi liberisti di professione, degli invasati del web: sostengono scandalizzati che qualcuno vuole imbavagliare Tripadvisor!

Sarò breve (ho già polemizzato abbastanza con costoro dal mio account twitter @massidona). Come rappresentante dei consumatori ritengo che Tripadvisor abbia lanciato un’idea geniale e che sia uno strumento potenzialmente utile per fare scelte consapevoli (ed io lo uso come tutti). Ma proprio per rispetto dei suoi utenti, visto che Tripadvisor ci guadagna e molto, sarebbe lecito aspettarsi che faccia anche qualcosa per “certificare” la tracciabilità dei commenti (ad esempio prevedendo che chi vuole commentare si autodichiari, magari postando la prova di aver frequentato quel determinato esercizio). Altrimenti in molti continueranno a fare compravendita di recensioni ai danni dei consumatori.

Detto questo anche io credo che il provvedimento dell’Antitrust (qui, a pag. 86) sia perfettibile e Tripadvisor ha annunciato ricorso al Tar. Ma intanto, i consumatori italiani possono sedersi comodamente sul divano e continuare a festeggiare contro certe prepotenze del web. Voi da che parte state?

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