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Venerdì, 29 Marzo 2024
AAA... acquisti

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A cura di Massimiliano Dona

Come scegliere il condizionatore: stare freschi senza svenarsi!

Con l’arrivo della bella stagione arriva anche il gran caldo e sono molti i consumatori che cominciano a chiedermi consigli sull'acquisto del condizionatore, che tipo di macchina acquistare, come comportarsi per l'istallazione (per esempio se basta un solo condizionatore per rinfrescare più camere) e, soprattutto, come usarlo in modo da risparmiare sulla bolletta elettrica.

Provo a date qualche suggerimento a cominciare dalla scelta di acquisto: sono da preferire i modelli di condizionatore in classe energetica A o superiore anche se il prezzo iniziale potrebbe essere più elevato. Come capire quali sono i migliori? La Direttiva Europea 92/7/CE ha introdotto l’obbligo di apporre una etichetta energetica sui principali elettrodomestici che indichi la classe di efficienza energetica. La scala ha sette livelli: cominciando dalla classe che garantisce i consumi più bassi, abbiamo A+++; A++; A+; A; B; C e D.

Aggiungo che, per quanto riguarda i condizionatori, quelli dotati di tecnologia inverter (che adeguano la potenza all’effettiva necessità riducendo i cicli di accensione e spegnimento) permettono un ulteriore risparmio di energia.

Passo a qualche vonsiglio di installazione: chi pensa di fare bene posizionando un condizionatore potente in corridoio sperando che rinfreschi tutta la casa è poco saggio, l’unico risultato -infatti- sarebbe quello di prendersi un colpo di freddo ogni volta che si passa lì sotto! 

E’, invece, importante installare il climatizzatore nella parte alta della parete: l’aria fredda tende a scendere e si mescola più facilmente con quella calda che invece tende a salire, inoltre meglio evitare di installare il climatizzatore dietro divani o tende, l’effetto-barriera bloccherebbe la diffusione dell’aria fresca. 

Altro tema sul quale è bene sgombrare il campo da leggende metropolitane riguarda la temperatura d'esercizio: sono sufficienti due o tre gradi in meno rispetto all’esterno, anzi spesso basta attivare la sola funzione “deumidificazione”, perché è l’umidità presente nell’aria che fa percepire una temperatura molto più alta di quella reale.

Ancora: per quanto riguarda le ore notturne, consiglio di utilizzare il timer in modo da ridurre al minimo il tempo di accensione dell’apparecchio.

Attenzione poi alla pulizia e alla corretta manutenzione: i filtri dell’aria e le ventole devono essere puliti alla prima accensione stagionale e almeno ogni due settimane.

Infine è utile ricordare che chi acquista un condizionatore a pompa di calore può beneficiare di diverse agevolazioni, tra loro alternative: le detrazioni fiscali del 50% per le ristrutturazioni edilizie; il bonus mobili, che consiste ugualmente in una detrazione del 50%; le detrazioni del 65% per gli interventi di efficienza energetica, note anche come "ecobonus" oppure il conto termico. Rispetto allo scorso anno, la novità maggiore per chi ha una pompa di calore -che comporta consumi elettrici ingenti- è la riforma delle tariffe elettriche per gli utenti domestici che è entrata nella sua "fase 2" dal primo gennaio 2017 e sarà completata nel 2018: significa che costa meno aumentare la potenza elettrica impegnata, operazione molto spesso necessaria per chi ha un contratto da 3kW e vuole dotarsi di una pompa di calore di una certa taglia. 

Insomma, facendo un pó di attenzione, si puó resistere alla calura, evitare malanni e -soprattutto- preservare il portafoglio!

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