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Giovedì, 28 Marzo 2024
AAA... acquisti

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A cura di Massimiliano Dona

Cosa significano le scuse di Apple per il rallentamento degli iPhone con vecchie batterie

Buon anno! E come sempre accade, in occasione di un nuovo inizio, ecco la tentazione di voltarsi indietro: questa volta vorrei toccare una notizia giunta negli ultimi giorni dell’anno e, forse per questo passata un pó in sordina. Eppure vi assicuro che merita una riflessione anche perchè ci proietta immediatamente nelle cose da fare nel nuovo anno...

Ricordate quando con l’Unione Nazionale Consumatori registravamo reclami e segnalazioni di clienti frustrati per il malfunzionamento di quegli smartphone che, proprio in coincidenza con il lancio di un nuovo prodotto, cominciano a peggiorare le proprie prestazioni così da indurre il consumatore a rottamare il vecchio telefono (magari ancora perfettamente funzionante) per acquistarne uno nuovo?

Non nego, in qualche caso, di aver accennato (anche su questo blog) al fantasma dell’obsolescenza programmata per tutti quei casi di prodotti soggetti, per così dire, a “invecchiamento precoce”.

Beh, non sono mancate le critiche da parte di chi ci ha accusato di essere troppo inclini a leggere ovunque complotti in danno dei consumatori… Adesso però arriva questa notizia di fine anno: Apple si scusa per la storia del rallentamento degli iPhone con le vecchie batterie. Nella sua lettera alla clientela, l’azienda californiana si rivolge ai proprietari di iphone (qualche centinaio di milioni di persone in tutto il mondo), per rispondere alle polemiche delle ultime settimane intorno ai sistemi che utilizza per rallentare i suoi smartphone nel caso in cui la  batteria sia ormai logora e non stabile a sufficienza da garantire un normale funzionamento delle applicazioni.

La scorsa settimana Apple aveva ammesso di rallentare i vecchi iPhone in particolari circostanze, dopo che uno sviluppatore aveva notato cali di potenza del processore e delle prestazioni nel caso in cui la batteria fosse scarica o ormai vecchia di qualche anno. Dalla sua analisi era emerso che iOS, il sistema operativo degli iPhone, interviene per ridurre i picchi nella richiesta di energia per evitare che la batteria causi lo spegnimento improvviso dello smartphone. Apple aveva in seguito confermato la pratica, ricevendo molte critiche per averla adottata all’insaputa degli utenti.

Ma è chiaro che il sospetto che sta prendendo piede è che le nuove versioni di iOs sarebbero pensate appositamente per rallentare gli iPhone più vecchi, in modo da incentivare l’acquisto di modelli più recenti, dando luogo, appunto alla cosiddetta “obsolescenza programmata”

E’ per questo che davanti alla minaccia di cause legali avviate negli Stati Uniti, Apple ha preferito rispondere con la lettera pubblicata nel tardo pomeriggio di giovedì 28 dicembre dove leggiamo “prima di tutto, non abbiamo mai fatto nulla -e mai lo faremmo- per ridurre intenzionalmente la vita di un prodotto Apple”. E poi, al di là delle spiegazioni sui motivi tecnici, il colpo di scena: l'azienda annuncia che i proprietari di iPhone 6 potranno ottenere uno sconto di 60 euro per la sostituzione della batteria, spendendo solo 29 euro per un ricambio originale invece dei classici 89 euro.

Concludo, allora (come accennavo all’inizio) con una riflessione rivolta al futuro. Se qualcuno di voi si fosse chiesto perchè Apple si sia dimostrata così disponibile verso i clienti, la risposta è semplice: perchè nella sua terra d’origine, negli Stati Uniti, i consumatori si sono conquistati negli anni maggior rispetto. E non solo per una diversa “morale” nel commercio; anche perchè in quell’ordinamento, i clienti godono di potenti strumenti di difesa “collettiva”, come le class-action. Insomma, la minaccia di risarcimenti milionari ha una straordinaria efficacia nel riequilibrare il rapporto di forze (altrimenti impari) tra aziende e consumatori. E può portare persino una delle aziende più importanti del mondo a chiedere scusa!

Ecco perchè, guardando al programma che ogni parte politica si prepara ad allestire in vista delle prossime elezioni, l’Unione Nazionale Consumatori suggerisce di inserire alcuni puntelli a tutela dei cittadini, troppo spesso impotenti davanti a pubbliche amministrazioni e imprese scorrette. Non credete che possa essere un bel modo di distinguersi davanti agli elettori con una proposta seria e credibile?

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