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Venerdì, 19 Aprile 2024
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A cura di Massimiliano Dona

Dai contatori intelligenti ai consumatori intelligenti: perché serve la class action

L'intelligenza sembra davvero tornata di moda: a pensarci bene, infatti, non sembra esserci ambito nel quale non si attribuisca la qualifica di "intelligente" per dare il senso di qualcosa di altamente innovativo, performante, efficiente e soprattutto di vicino ai consumatori.

Tutto nasce dall’intelligenza artificiale, che seppur teorizzata fin dagli anni 50, è nuovamente in auge grazie alla grande disponibilità di dati favorita dalla digitalizzazione. Al giorno d’oggi, sono “intelligenti” molti prodotti o servizi di uso comune: si pensi alla domotica (che fa spesso leva sul concetto di casa intelligente), all'auto intelligente, agli assistenti vocali che sanno ascoltare i nostri dialoghi. Ma possono essere “intelligenti” anche i servizi come quelli turistici o le piattaforme di e-commerce che raccomandano i prodotti più adatti ai nostri desideri.

Eppure, in questo “tutto-intelligente” non mancano le défaillance: durante questa settimana (grazie ad una inchiesta del programma Le iene) non si è fatto altro che parlare dei contatori intelligenti del gas. La trasmissione di Mediaset ha puntato la propria attenzione proprio sui contatori accusati di registrare consumi mai effettuati dagli utenti.

Altro che intelligenza: se fossero accertate le circostanze raccontate dall'inchiesta, si tratterebbe di una vera truffa! Per questo con l’Unione Nazionale Consumatori abbiamo depositato due esposti rispettivamente all'Autorità Antitrust e all'Autorità per l'Energia. E siamo in attesa di approfondimenti, perché se tutto fosse confermato il miglior destinatario di una denuncia a tutela dei consumatori sarebbe la Procura della Repubblica.

Già, i consumatori e gli strumenti di tutela in un mondo “intelligente”: troppe volte raggiri seriali, diffusi su larga scala, sono rimari impuniti. Certo arriva la condanna dell’Authority, ma è sempre difficile che qualcosa torni in tasca ai consumatori! Ma forse qualcosa sta cambiando: in questi giorni in Parlamento si discute della riforma della class-action, uno strumento in grado di offrire tutela collettiva in situazioni del genere dove il singolo consumatore faticherebbe ad attivare un processo nei confronti dell'azienda che abbia istallato i contatori taroccati. Mentre invece un’azione di classe potrebbe facilitare le dinamiche processuali anche grazie alle necessarie perizie utili a dimostrare il danno subìto da ciascuno. 

Ma torniamo all'intelligenza, argomento che noi stessi dell'Unione Nazionale Consumatori abbiamo voluto mettere al centro della nostra riflessione annuale proprio insieme ai dati (l’appuntamento con il Premio Vincenzo Dona è per venerdì 16 novembre al Teatro Argentina di Roma): forse la vera lezione ha a che fare con la necessità di restare umani (e attenti all’etica) in questa epoca di profondi cambiamenti.

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