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Giovedì, 25 Aprile 2024
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A cura di Massimiliano Dona

Cosa succede dopo la decisione dell’Antitrust di condannare Volkswagen per il dieselgate

Come è noto, all’inizio di agosto, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha condannato Volkswagen per le pratiche commerciali scorrette messe in atto nell’ambito dello scandalo delle emissioni truccate (cosiddetto “dieselgate”). Si tratta di una sentenza esemplare considerato che l’importo che la casa dovrà pagare è pari al massimo della sanzione prevista dalla legge (qui il provvedimento integrale https://www.agcm.it/component/joomdoc/allegati-news/PS10211_chiusura.pdf/download.html),.

Certo non sono le sanzioni che la Volkswagen ha rischiato di subire negli Stati Uniti e che l’hanno indotta a scendere a compromessi con i consumatori rispetto ai risarcimenti, ma ci auguriamo che possano comunque indurre la società ad aprire quel dialogo con le associazioni di consumatori che ha finora rifiutato, ponendo condizioni assurde.

Attendiamo che anche il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio (che nella foto vediamo “a braccetto” con l’AD di Volkswagen, Massimo Nordio), esprima una posizione definitiva, ponendo le basi per un ragionevole confronto: voglio pensare infatti che ci sia ancora lo spazio per “convincere” la casa automobilistica a risolvere bonariamente il contenzioso.

E ciò anche per evitare (dobbiamo dirlo onestamente) che la vicenda sia strumentalizzata dalle stesse Associazioni di consumatori: alcune di queste, infatti, già invocano fantomatiche classaction per ottenere risarcimenti in favore dei consumatori, ma ad oggi manca la prova del danno causato ai singoli acquirenti, perché il Ministero dei Trasporti tedesco non ha mai sancito la mancata corrispondenza dei veicoli interessati alla norma Euro5 o Euro6, modificando la carta di circolazione, e quindi, in applicazione della direttiva CE 2007/46, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti non ha potuto prendere provvedimenti specifici.

Ora, considerato che la vera preoccupazione dei consumatori coinvolti nella vicenda (15.000 circa secondo i dati dei richiami VW Italia) resta la perdita di valore futuro dei veicolo sul mercato dell’usato, la proposta dell’Unione Nazionale Consumatori è quella di disporre un bonus di € 2.000,00 come supervalutazione dell’usato di un veicolo con motore EA 189 per l’acquisto di altro veicolo VW presso una concessionaria ufficiale, insieme a condizioni di finanziamento agevolate.

Con questa proposta i consumatori sarebbero incoraggiati a una corretta manutenzione e beneficierebbero di un indennizzo sostanziale, senza peraltro gravare direttamente sul bilancio VW Italia, come accadrebbe invece nel caso di un rimborso in denaro. E inoltre una simile soluzione aiuterebbe i concessionari come campagna a sostegno delle vendite del nuovo.

Credo che il pubblico dei consumatori e il mondo dell’auto nel suo complesso se ne gioverebbero!

Ricordiamo che per avere assistenza sul caso Volkswagen è possibile contattare l’Unione Nazionale Consumatori attraverso lo sportello dedicato Auto e moto  https://www.consumatori.it/sportello-auto-moto/

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