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Giovedì, 18 Aprile 2024
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A cura di Massimiliano Dona

Le dieci cose da sapere per risparmiare sul conto corrente bancario

La Banca d’Italia spiega che gli italiani, nel 2014, hanno speso in media 82,2 euro per mantenere i loro risparmi in banca (+0,3% rispetto al 2013). I correntisti più anziani continuano a essere quelli più penalizzati: restare fedeli alla propria banca costa circa 16,5 euro in più rispetto alla media (si arriva a pagare fino a 98,7 euro l’anno). 

Sembre quindi che la prima regola da tenere in considerazione per riuscire a risparmia qualcosa sui costi di gestione del conto corrente sia quella di cambiare spesso banca, anche se è più facile dirlo che farlo! Gli italiani non amano la mobilità, per molte ragioni: di certo la pigrizia, ma anche la poca consapevolezza di quanto costa il proprio conto e di quanto si possa risparmiare cambiando. A questo si somma la paura che cambiare possa essere un’operazione lunga, difficile e che ci possano essere problemi (ad esempio nel pagamento delle bollette domiciliate).

La normativa introdotta nel giugno dello scorso anno per il trasferimento veloce del conto avrebbe dovuto agevolare la mobilità dei correntisti con una procedura interbancaria tra la nuova e la vecchia banca da concludere in non più di 12 giorni lavorativi. Tuttavia la misura stenta a decollare: le banche continuano a proporre la normale chiusura del conto e il Ministero dell’Economia non ha ancora definito con certezza gli eventuali indennizzi per il cliente nel caso in cui l’operazione non venga conclusa nei tempi previsti.

Ma voi che dite: sarebbe troppo bello avere una banca che ci chiama per proporci condizioni migliorative? In attesa di una simile rivoluzione, non resta ai consumatori che scegliere accuratamente il conto corrente che fa al nostro caso. Ma come sapere quanto costa?

Ciascun consumatore può confrontare le spese di gestione del conto corrente con l’Indicatore Sintetico di Costo (ISC) comunicato nell’informativa periodica di fine anno: rappresenta la misura complessiva del costo totale di gestione del conto e comprende tutte le spese e le commissioni che sarebbero addebitate a un cliente-tipo nel corso dell’anno, al netto degli interessi e delle commissioni su eventuali scoperti di conto corrente e degli oneri fiscali.

Ma non basta: per scegliere il conto corrente più adatto, l’Unione Nazionale Consumatori, ha preparato un decalogo di cosa non dobbiamo proprio dimenticare quando scegliamo un conto corrente bancario.

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