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Venerdì, 29 Marzo 2024
AAA... acquisti

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A cura di Massimiliano Dona

Arriva la multa Antitrust per Sky: ha ingannato i consumatori sul pacchetto calcio

Ricordate la nostra denuncia sul pasticcio dei diritti sportivi? Era il mese di agosto quando prende piede la notizia di una riconfigurazione dell’offerta televisiva sui diritti del calcio di serie A: i consumatori cominciano a scrivere agli sportelli dell’Unione Nazionale Consumatori lamentando la poca chiarezza delle informazioni diffuse da Sky Italia in ordine ai servizi offerti. Nella stagione in corso, infatti, l’emittente pay-tv trasmette solo 7 partite di serie A, mentre le altre 3 (ossia quella di sabato alle 20.30, la gara all’ora di pranzo di domenica e una di quelle delle 15) se le è aggiudicate Perform che trasmette su DAZN, il suo servizio di video streaming online.

Il punto è che, nel momento in cui i consumatori hanno sottoscritto l’abbonamento con Sky non erano al corrente della distribuzione delle partite e per questo l’Unione Nazionale Consumatori si era attivata con una campagna dal titolo significativo: #serieAsorpresa. Insomma, non poteva passare inosservato il fatto di lasciare gli utenti nella totale incertezza circa la possibilità di vedere tutte le partite della propria squadra (se non al prezzo di disagi e costi aggiuntivi).

A suscitare la rabbia dei consumatori, inoltre, anche il pessimo servizio offerto da DAZN, a cui in molti si sono abbonati per poter seguire il campionato (oltre ad una serie di irregolarità contrattuali come la clausola che indicava come diritto applicabile quello della Germania!).

Adesso anche l’Antitrust ci ha dato ragione: chiusa l’istruttoria avviata nei confronti di SKY Italia, l'Autorità ha accertando due violazioni del Codice del Consumo, irrogando sanzioni per complessivi 7 milioni di euro. Per un verso, l’Autorità ha rilevato che SKY non ha fornito informazioni chiare e immediate sul contenuto del pacchetto Calcio per la stagione 2018/19, lasciando intendere ai potenziali nuovi clienti che tale pacchetto fosse comprensivo di tutte le partite del campionato di serie A come nel triennio precedente. 

Il consumatore appassionato di calcio, pertanto, in assenza di informazioni che veicolassero immediatamente e con la dovuta rilevanza i contenuti dell’offerta e in particolare le limitazioni sul numero di partite disponibili (7 su 10 per ciascuna giornata di campionato), sarebbe potuto facilmente incorrere nell’errore di ritenere compreso nel pacchetto SKY Calcio l’intero campionato di calcio di serie A.

Per altro verso, l’Autorità ha accertato che SKY ha attuato una pratica aggressiva in quanto ha esercitato un indebito condizionamento nei confronti dei clienti abbonati al pacchetto SKY Calcio, i quali, a fronte di una rilevante ridefinizione dei suoi contenuti (riduzione del 30% delle partite di serie A e cancellazione dell’intero torneo di serie B) non sono stati posti nella condizione di poter assumere liberamente una decisione in merito al mantenimento o meno del pacchetto. Gli abbonati a tale servizio sono stati costretti a scegliere tra due possibilità, entrambe svantaggiose, ossia la prosecuzione degli addebiti, tra l’altro in misura invariata, nonostante il contenuto diverso e ridotto del pacchetto rispetto a quello originariamente scelto, oppure il recesso dal contratto a titolo oneroso, con il pagamento di penali e/o la perdita di sconti e promozioni connessi alle offerte con vincolo di durata minima.

Cosa succederà adesso? Ai consumatori spetterebbe un indennizzo che la nostra associazione ha già richiesto scrivendo a SKY Italia. Qualora l’azienda non si attivasse spontaneamente, potremmo ricorrere al giudice con un’azione di classe: per questo motivo i consumatori che non l’avessero già fatto possono aderire alla nostra campagna #SerieAsorpresa.

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