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Venerdì, 19 Aprile 2024
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A cura di Massimiliano Dona

Vecchie Lire nel cassetto? Dopo la decisione della Consulta è possibile ottenere il cambio in euro

Quanti tra noi avranno sperato di poter cambiare quelle vecchie banconote emerse da un portafoglio dimenticato o dal cassetto della nonna? Adesso è finalmente possibile, tanto per le Lire di carta, tanto per le monete metalliche: è sufficiente presentarsi in una delle sedi della Banca d'Italia, che ha appena annunciato di avere avviato approfondimenti sulla richiesta dell’Unione Nazionale Consumatori derivante dalla sentenza della Corte Costituzionale (numero 216/2015) che ha cancellato la prescrizione decisa a suo tempo dal governo guidato da Mario Monti.

Fu infatti proprio il premier meno amato degli ultimi tempi a prendere questa decisione che permise di far entrare nelle casse dello Stato un miliardo e 200 milioni. Con l'entrata in circolazione dell'euro fu infatti stabilito che la conversione delle monete potesse avvenire nell'arco dei dieci anni successivi, cioè fino al 28 febbraio 2012. Ma Monti, come si diceva, all'improvviso anticipò tale termine di tre mesi rendendo “carta straccia” tutte le banconote e le monete in lire ancora in circolazione.

Di "ritardatari" ce ne sono parecchi e adesso possono far festa grazie al pronunciamento della Consulta che ha rilevato come non ci sia «alcun bilanciamento fra l'interesse pubblico perseguito dal legislatore e il grave sacrificio imposto ai possessori di banconote in lire».

In sostanza, tutte le persone che si sono presentate agli sportelli fuori tempo massimo hanno adesso altri tre mesi di tempo per recuperare capitali a volte anche davvero ingenti, visto che si parla di una cifra oscillante tra 1,5 e 2 miliardi di euro.

Insomma, abbiamo avuto ragione a consigliare a tutti di non gettare le vecchie lire anche se fuori corso!!! E ciò, non ostante la disinformazione attuata sul sito di Bankitalia dove è presente un avviso che annuncia che non è possibile la conversione: normale quindi che i possessori delle lire non si siano presentati, rinunciando così a far valere i loro diritti.

Per avere maggiori informazioni è possibile contattarci qui: segnalazioni@consumatori.it.

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