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Venerdì, 19 Aprile 2024
AAA... acquisti

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A cura di Massimiliano Dona

Veneto Banca e Popolare di Vicenza non si fermano: denunciate alcune telefonate in danno dell’utenza.

Stanno per giungere a scadenza i termini per aderire alla proposta di transazione che Veneto Banca e Popolare di Vicenza hanno formalizzato all’inizio di gennaio ai circa 170 mila azionisti che si sono visti azzerare il valore delle azioni. 

Le banche hanno reso noti i primi risultati dell’offerta transattiva: in particolare avrebbero aderito il 29% degli azionisti della Popolare di Vicenza ed il 34% degli azionisti della Veneto Banca.

Sinceramente mi sembrano numeri gonfiati, almeno a giudicare dai reclami registrati dall'Unione Nazionale Consumatori, che è sommersa dalle proteste di cittadini letteralmente “imbufaliti” dalla proposta, ritenuta (a ragione!) profondamente offensiva: in tantissimi hanno riferito che non l’avrebbero accettata, ma ciò non ha scoraggiato gli agguerriti funzionari delle banche che hanno posto in essere condotte a dir poco irrispettose pur di raggiungere l’obiettivo di convincere i recalcitranti azionisti ad aderirvi. Basti pensare ad esempio che ad alcuni clienti, i funzionari di Veneto Banca avrebbero fatto delle telefonate per insinuare il dubbio che poiché il portafoglio titoli era costituito quasi esclusivamente da azioni della banca, in un’eventuale causa il giudice avrebbe potuto rigettare la richiesta di risarcimento ritenendo che potesse essere attribuita loro la responsabilità di una gestione inadeguata del capitale. Ma è vero esattamente il contrario, perché grava proprio sulla banca l’obbligo di consigliare il cliente, in particolar modo nel senso di diversificare il portafoglio titoli!!!

Ad un cliente della Popolare di Vicenza, invece, avrebbero riferito dell’esistenza dell’Arbitro per le controversie finanziarie presso la Consob, sottolineando la gratuità del ricorso e che si puó chiedere il ristoro totale dell’investimento. E questo solo per dissuaderli dal chiedere assistenza ai nostri legali!

Ma in fondo di cosa ci stupiamo? Lo hanno già dimostrato, la correttezza non è di casa per questi signori...

Invitiamo quindi tutti gli azionisti che dovessero essere contattati in questi giorni dalle due banche a non lasciarsi intimorire e a contattare, invece, l’Unione Nazionale Consumatori per un’analisi della propria posizione. A molti consumatori, dei quali si è già analizzata approfonditamente la documentazione, i legali dell’associazione hanno già offerto la possibilità di rivolgersi fondatamente al giudice per ottenere la restituzione dell’importo investito. Chi fosse interessato a contattare i nostri esperti potrà scrivere alla email: banche@consumatori.it 

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Veneto Banca e Popolare di Vicenza non si fermano: denunciate alcune telefonate in danno dell’utenza.

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