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Venerdì, 19 Aprile 2024
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A cura di Massimiliano Dona

La vittoria sui rimborsi per i 28 giorni, l’arrivo di Iliad e la miopia del settore: mercato telco allo sbando

Ormai lo sapete, prosegue la nostra “guerra totale” agli operatori della telefonia: le ultime tappe raccontano della nuova delibera Agcom che sancisce la vittoria dei consumatori che attendevano i rimborsi per la fatturazione a 28 giorni sulle linee fisse. Secondo quanto stabilito dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, entro il 31 dicembre 2018, gli operatori di telefonia TIM, Vodafone, Wind Tre e Fastweb dovranno restituire in bolletta i giorni illegittimamente erosi (di fatto sarà posticipata la fatturazione così da “restituire” agli utenti i giorni addebitati in più).

Ma non è tutto! Se è vero che la vittoria più bella è sempre la prossima, noi dell’Unione Nazionale Consumatori attendiamo che l’Autorità Antitrust si pronunci sul cartello anticoncorrenziale che avrebbe visto queste aziende (il condizionale è d’obbligo, in attesa della pronuncia del Garante) organizzare accordi sottobanco per fare “fronte comune” sugli aumenti in danno degli utenti. In questo caso si parlerebbe di condanne davvero significative che aprirebbero la strada alla più grande class action della storia (noi per questo intanto stiamo raccogliendo le pre-adesioni qui).

E ancora: la stessa Autorità Antitrust dovrebbe decidere a breve su un’altra nostra denuncia, quella sui #costinascosti in bolletta (abbiamo segnalato le 10 pratiche scorrette attuate da quasi tutti gli operatori).

E non è tutto: un’altra nostra denuncia riguarda il sospetto che i gestori abbiano imposto arbitrariamente il termine perentorio di 45 giorni per la presentazione di reclami sulle bollette (anche qui abbiamo chiesto l’intervento dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato per accertare se la strana coincidenza di un termine uguale per tutti non possa integrare gli estremi di violazione della concorrenza).

Ora è giusto chiederci che senso dare a questa “guerra totale alle Telco”: tutti sanno che l’Unione Nazionale Consumatori non è una associazione giustizialista, ma ne abbiamo davvero abbastanza dei continui soprusi perpetuati dalle compagnie telefoniche. E ancor più, siamo a disagio constatando la miopia con la quale stanno gestendo la crisi aziende che dovrebbero ispirarsi ad etica e responsabilità sociale. Insomma, una ne fanno e cento ne pensano…

E poi arriva Iliad, con tariffe vantaggiosissime, ma che impatteranno sull’intero mercato impoverendolo. Come sono possibili questi prezzi? Quale qualità potrà assicurare questo nuovo operatore? Il tema lo abbiamo già messo sul tavolo (in questo articolo dove denunciamo già i primi reclami su Iliad) e non possiamo che rammaricarci del fatto che sia Tim che Vodafone abbiano deciso di far scendere in campo anche loro degli operatori low cost (rispettivamente “Kena mobile” e “Ho.mobile”).

Di questo passo andrà rapidamente a farsi benedire ogni attenzione per gli utenti. Ah, a proposito: in caso di reclami, rivolgetevi ai nostri esperti!

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