Orrore a Lecco, legano il figlio al letto e vanno a fare la spesa
Orrore a Lecco: legano il figlio al letto e vanno a fare la spesa. "Da noi, per non correre pericoli, in questi casi si usa fare così", hanno spiegato i genitori dell'Est Europa ai vigili. I due erano usciti per fare alcune compere e avevano "bloccato" il figlio di tre anni a letto. In casa, oltre al piccolo, c'era solo la nonna che faticava a capire l'italiano. Oltre a trasferire il povero bimbo in ospedale, ovviamente, è stata avviata un'inchiesta.
Si tratta solo dell'ennesimo sconcertante episodio che vede come vittima, un innocente, capitato, purtroppo, in mani sbagliate. A far rabbrividire, il fatto che tali mani non appartengano a matrigne o a nemici, ma a chi ha il dovere di proteggerlo: i suoi genitori. Non si riesce, non si può immaginare come sia possibile arrivare a legare al letto un bambino, "per tenerlo buono", come si usa fare da alcuni proprietari di animali che, entrando nei negozi, a volte, legano fuori dagli esercizi commerciali i loro Fido. Immaginiamo cosa possa essere passato nella mente di un bimbo che si vede legato al letto dalla sua mamma, per poi essere lasciato solo. Un gesto vile, immotivato, folle, dettato non da ignoranza, ma da crudeltà, disumanità.
Proprio così: gli ignoranti, per quanto non conoscano taluni comportamenti corretti e siano, pertanto, esposti ad errori e strafalcioni, mai si sognerebbero di legare un bambino indifeso, perchè il cuore, l'affetto, l'istinto glielo avrebbero impedito. Scontato, dunque, sottolineare quanto l'orrendo accaduto non sia da attribuire ad una subcultura, quanto alla totale mancanza di cuore da parte dei genitori dello sfortunato bambino. Chi ha il coraggio di legare un essere innocente, non in grado di difendersi e di far valere i propri diritti, cosa non sarebbe capace di fare? Probabilmente, almeno, grazie alla scoperta, il bambino verrà salvato da altre probabili sevizie a maltrattamenti ai suoi danni: chi non usa delicatezza, sensibilità e soprattutto rispetto nei confronti dei suoi figli, non merita di crescerli. Impedirglielo, è preciso dovere di ognuno: occorre denunciare e non rimanere indifferenti dinanzi a casi come quello di Lecco, per salvare chi, senza colpe, rischia di crescere senza amore e di veder segnata per sempre la sua esistenza. Guai a dimenticarlo.