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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Lanciare acqua e sigarette sul balcone del vicino è reato

Condannando in via definitiva per il reato di getto pericoloso di cose un uomo che aveva preso di mira la famiglia che viveva al piano di sotto del suo appartamento, lanciando secchi d'acqua, carta straccia e mozziconi di sigaretta sul loro balcone

Il tribunale di Pescara a condannato un inquilino di un condomino a pagare 400 euro di ammenda per aver preso di mira la famiglia che viveva al piano di sotto del suo appartamento, lanciando secchi d'acqua, carta straccia e mozziconi di sigaretta sul loro balcone.

Lanciare acqua e mozziconi di sigarette sul balcone del vicino è reato: lo hanno stabilito i giudici della corte di Cassazione nella sentenza numero 9474 del 2018 

A nulla sono valse le proteste dell'uomo che ha presentato ricorso in Cassazione denunciando innanzitutto l'erronea interpretazione della legge penale in relazione all'articolo 674 c.p. (getto di cose pericolose) così come l'eccessività della pena inflitta.

Per i giudici della Corte di Cassazione il ricorso è inammissibile. Sulla base delle evidenze disponibili, gli Ermellini hanno ritenuto provato l'accertamento di responsabilità dell'uomo sui cui pendevano i riscontri fotografici effettuati da Carabinieri e testimonianze di altri inquilini; non solo, dal Palazzaccio, i giudici hanno chiarito come per il reato di getto pericoloso di cose sia sufficiente che essa sia idonea ad offendere, imbrattare o molestare le persone".

Tuttavia, la Cassazione ha impugnato la sentenza rinviandola al giudice poiché la pena pecuniaria è stata giudicata illegale in quanto eccede il massimo stabilito in 206 euro. 

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