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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Utenze

Tari, come ottenere le esenzioni sulla tassa dei rifiuti

Tra le utenze domestiche da pagare c’è anche la Tari, un’imposta meglio nota come tassa sui rifiuti. Ecco quali sono i casi in cui si può ottenere l’esenzione e avere un risparmio in bolletta

Tra le utenze che ogni cittadino deve pagare c’è la Tari, sigla che sta ad indicare la tassa sui rifiuti.

Questa imposta esiste dal 2014, cioè da quando è andata a sostituire altre tre tasse: la Tia (Tariffa di igiene ambientale), la Tarsu (Tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani) e la Tares (Tributo comunale sui rifiuti e sui servizi).

Come si calcola la Tari

L’importo della tassa non è uguale in tutta Italia, ma cambia da comune a comune. Nonostante questo, per calcolare il totale ci sono due fattori imprescindibili: il primo è la quota fissa, cioè quella che stabilisce il comune in base al costo del servizio, mentre il secondo è la quota variabile e dipende dal nucleo famigliare e dalla quantità dei rifiuti prodotta.

Inoltre, la tassa distingue utenze domestiche e non domestiche. Il primo caso tiene conto della superficie totale dell’immobile e del numero degli occupanti.

Per le utenze non domestiche, invece, si tiene conto dell’attività svolta e della superficie del locale.

Chi può ottenere l’esenzione

Come succede per ogni imposta, anche per la Tari sono previste delle esenzioni. In alcuni casi, poi, questa tassa non è nemmeno dovuta.

La tari non va pagata se i locali non possono essere utilizzati o sono impraticabili, perché non producono rifiuti. L’esenzione si ottiene solo se non si hanno allacci a luce e acqua oppure se il locale è inagibile o inabitabile.

Inoltre, sono sempre esclusi dal pagamento della Tari:

  • cantine, solai, androne;
  • aree scoperte accessorie a locali tassabili;
  • terrazze e balconi;
  • aree verdi;
  • immobili interessati da una ristrutturazione che duri almeno due mesi;
  • centrali termiche, cabine elettriche e locali caldaia, vani ascensore;
  • strutture sanitarie e mediche;
  • palestre e locali di impianti sportivi e scuole di ballo;
  • aree scoperte pertinenziali ad un locale soggetto a tributo eccetto le aree scoperte operative.

Come avere sconti sulla Tari

In alcuni casi è possibile avere delle agevolazioni sull’imposta, come previsto dai regolamenti comunali bisogna soddisfare alcune condizioni. La prima cosa da fare è presentare un modulo da prendere presso gli uffici municipali. Una volta compilato bisogna restituirlo al comune d’appartenenza a mano nell’ufficio preposto, oppure spedirlo tramite raccomandata AR.

Ecco le motivazioni per chiedere uno sconto sulla Tari:

  • nell’abitazione c’è un solo inquilino;
  • la casa non viene usata tutto l’anno;
  • i locali non sono ad uso abitativo, ma utilizzati a carattere stagionale;
  • abitazioni occupate da persone che vivono più di 6 mesi l’anno all’estero;
  • fabbricati rurali ad uso abitativo;
  • agevolazioni ISEE per redditi bassi;
  • locali in cui vengono prodotti rifiuti speciali smaltiti autonomamente dai proprietari;
  • sconto per il compostaggio;
  • sconto del 20% quando il servizio della raccolta rifiuti risulta essere inefficiente o assente;
  • sconto del 20% quando il servizio viene svolto in grave violazione alla disciplina di riferimento;
  • sconto del 40% quando il punto di raccolta risulta lontano dalla zona servita;
  • case vacanza;
  • locali detenuti da Onlus o altri enti senza scopo di lucro;
  • luoghi di culto;
  • sconto per chi ricicla parte dei rifiuti prodotti in maniera conforme alla normativa vigente.

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