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Sabato, 20 Aprile 2024
Città Brescia

Accusato di abusi sessuali su minore: sacerdote rinviato a giudizio

Il prossimo 11 gennaio comincerà il processo, con rito ordinario, all'ex parroco di Corna di Darfo, accusato di abusi sessuali nei confronti di un ragazzino di 14 anni

Verrà processato con rito ordinario don Angelo Blanchetti, ex parroco di Corna, frazione di Darfo Boario Terme (Brescia), accusato di abusi sessuali dopo le confessioni di una sua giovane e presunta vittima. Il dibattimento comincerà il prossimo 11 gennaio. Secondo quando riportato dall'edizione locale del quotidiano Il Giorno, l’avvocato dell’ex parroco avrebbe deciso di non avanzare la richiesta di riti alternativi su richiesta della stessa Curia, perché tale scelta avrebbe potuto essere letta come un'ammissione di colpa.

Come riporta BresciaToday, a dare il via all'inchiesta, nell'estate del 2016, il racconto di un 14enne di origini straniere, al quale don Angelo avrebbe chiesto e ottenuto anche “rapporti sessuali completi”. Secondo l'accusa, gli abusi si sarebbero perpetrati proprio a casa del parroco e sarebbero proseguiti per circa due anni.

Il giovane si stava preparando a un percorso di avvicinamento al battesimo: sempre secondo l'accusa, don Angelo avrebbe addirittura chiesto sesso in cambio di lezioni di catechismo, utili per ricevere appunto il battesimo. Durante l'interrogatorio di garanzia l'ex parroco era rimasto in silenzio, nel corso del dibattimento avrà la possibilità di ribattere alle accuse mosse dal 14enne, che avrebbe fornito un racconto ben dettagliato, ritenuto credibile dagli inquirenti, e suffragato anche dal materiale che sarebbe stato trovato nella casa del religioso.

Una storia che comincia da lontano, più di due anni fa. Il 14enne avrebbe deciso di lasciare la parrocchia di Corna proprio a seguito degli abusi. Avrebbe continuato il suo percorso di avvicinamento al battesimo in una parrocchia del milanese. Qui avrebbe raccontato tutto ad un altro religioso, che avrebbe fatto poi scattare le indagini. In sede di interrogatorio il ragazzo ha poi confermato tutte le accuse.

Don Angelo Blanchetti venne arrestato e sottoposto agli arresti domiciliari. In seguito aveva ottenuto la “riduzione” della misura cautelare, venendo sottoposto all'obbligo di dimora: si era potuto così trasferire da una parente. Lo scorso maggio si era allontanato per fare la spesa e così il magistrato aveva decretato il “rientro” ai domiciliari.
 

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