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Venerdì, 29 Marzo 2024
Città Treviso

"Niente accompagnamento per la signora": ma lei è già morta

L'incredibile vicenda di una signora trevigiana, ferma su una sedia a rotelle dopo un tumore aveva fatto domanda di pensione d'invalidità all'Inps. La risposta, negativa, è arrivata mercoledì, a 5 mesi dalla morte della donna

TREVISO - E' una storia paradossale quella di Michelina Bruschetta, 56 anni, alla quale l'Inps ha negato la pensione di invalidità a cinque mesi dalla morte. Qualche anno fa la signora, ex parrucchiera di Silea (Treviso), era stata colpita da una particolare forma di tumore, causato dalle polveri di amianto contenute, un tempo, in alcuni prodotti di parrucchiera.

La serie di chemioterapie alla quale si era sottoposta avevano debilitato Michelina al punto da costringerla su una sedia a rotelle. Grazie all'assistenza del suo legale, la donna era riuscita a ottenere le agevolazioni previste dall'Inail per le malattie professionali e, in seguito, aveva deciso di chiedere anche la pensione di invalidità. A marzo scorso Michelina si era sottoposta alla visita della commissione medica ed era rimasta in attesa. Cinque mesi fa, però, l'ex parrucchiera si è spenta, prima che arrivasse la risposta dall'Inps.

Esito arrivato solo mercoledì e, paradossalmente, negativo: per l'Inps Michelina non meritava l'assegno di accompagnamento perché non era affetta da una patologia invalidante. "Abbiamo sempre pagato tutto, osservato tutte le leggi - ha dichiarato amareggiata al Gazzettino la sorella di Michelina - Sinceramente mi sento presa in giro". (da TrevisoToday)
 

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