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Martedì, 23 Aprile 2024
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Firenze, aggredì una ragazza con un laccio al collo: scarcerato dopo 48 ore

Una settimana fa la violenta aggressione contro una 24enne a Peretola. Fa discutere la decisione del gip

FIRENZE - Meno di una settimana fa, la notte del 22 febbraio, Harwinder Singh, cittadino indiano residente a Fiumicino (Roma), aggredì una ragazza in una strada periferica di Firenze stringendole il collo con il laccio del cappuccio della felpa, nel vano tentativo di violentarla. La ragazza, gridando, fece intervenire le forze dell'ordine. “Non ci fu tentativo di stupro”, scrive il gip Francesco Bagnai, che dopo meno di 48 ore dall'aggressione ha deciso la scarcerazione del 29enne autore dell'aggressione.

Come ricostruisce FirenzeToday, la ragazza, in piena notte, stava tornando a casa a piedi dopo avere lavorato in un pub vicino alla stazione. Da qui il 29enne l'ha seguita fino a via Baracca, per poi aggredirla brutalmente. La giovane riuscì però a difendersi, sferrando calci e pugni e chiedendo aiuto. Per fortuna le sue grida furono sentite da alcuni passanti che la soccorsero. Poco dopo l'aggressore fu fermato da una pattuglia della guardia di finanza. Fino alla scarcerazione, appunto.

Per il gip l'aggressione, pur riconosciuta estremamente violenta, non avrebbe avuto le 'caratteristiche' del tentativo di stupro (cioè il giovane non avrebbe tentato di spogliare la ragazza). Venerdì scorso, nell'interrogatorio, il 29enne ha detto di aver seguito la ragazza perché pensava che fosse stata lei a rubargli il cellulare, anche se in precedenza ha affermato di avere subito il furto del telefono da due persone in bicicletta.

Il 29enne, appena fermato, avrebbe anche detto “Ho aggredito la ragazza perché me la volevo s....”. L'avvocato del giovane ha puntato sul fatto che il giovane non parla bene l'italiano (cosa smentita dai finanzieri). “Gli agenti mi hanno fermato e picchiato, senza farmi parlare”, ha poi dichiarato il giovane che, in Italia da 6 anni, è potuto tornare presso Fiumicino, dove ha detto di lavorare come bracciante. Per lui, per il momento, resta solo l'obbligo di dimora notturna.

La decisione di scarcerarlo ha destato scalpore e il caso di Sara, la 24enne aggredita, ieri è arrivato in consiglio comunale. Il sindaco Dario Nardella e l'assessore alla sicurezza Federico Gianassi hanno incontrato la ragazza, promettendo un maggiore impegno sulla sicurezza. I magistrati della procura fiorentina, non d'accordo con la decisione del giudice per le indagini preliminari, faranno ricorso in Cassazione contro la decisione presa.

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