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Sabato, 20 Aprile 2024
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Il concorso per insegnare urbanistica all'università? Vincono un poeta e un filosofo: è polemica

Il bando della facoltà di Architettura a Firenze assegnava due posti per una docenza annuale di urbanistica. Bando contestato da un laureato in architettura che ha portato tutto al Tar

FIRENZE - C'è un caso che sta producendo qualche imbarazzo di troppo alla facoltà di Architettura di Firenze. Un caso sollevato da Alessandro Rizzo, un architetto e dottore di ricerca, che ha portato gli esiti di un bando della facoltà a giudizio del Tar della Toscana.

IL FILOSOFO E IL POETA - Rizzo, infatti, una volta escluso, ha dato mandato ai suoi legali di approfondire il caso. Legali che non hanno esitato ad attaccare l'istituzione. Alla facoltà di Architettura, sostengono i legali Maria Beatrice Pieraccini e Maurizio Dalla Casuna, una docenza annuale di urbanistica è stata affidata a un laureato in filosofia e a un poeta-insegnante di scuola elementare specializzato in "paesologia", che non hanno "i requisiti richiesti dalla legge, dal regolamento e dal bando" pubblicato per individuare i professori.

Il bando, assegnato in base alla valutazione dei titoli dei candidati, era per due cattedre, da 48 ore ciascuna, per insegnamenti in materia di urbanistica. Nel ricorso, presentato con gli avvocati, Rizzo spiega che uno dei vincitori "è laureato in filosofia" e "ha conseguito un dottorato di ricerca" con una tesi su Heidegger ed Hegel. Si tratta di un corso di studi e di una specializzazione, spiegano i due legali, che "non sono in alcun modo riconducibili alla materia dell'urbanistica, ma neanche, più in generale, all'Architettura".

NEMMENO LA LAUREA - L'altro vincitore, aggiungono i due legali, "non è neppure laureato, essendo un insegnante di scuola elementare" e "per quanto possa essere grande la sua cultura o la fama (la sua specializzazione è la paesologia, ovvero una disciplina compresa fra il territorialismo e l'espressione poetica)" è "impensabile che la laurea non costituisca un requisito minimo per l'accesso alla docenza universitaria".

Questa 'lacuna', ricordano gli avvocati, è stata 'notata' anche dal preside della facoltà, quando è stato chiamato a rispondere a un reclamo dell'architetto escluso. Nel ricorso si spiega che proprio per questo la commissione giudicatrice si è riunita di nuovo e che ha confermato "la graduatoria", affermando che l'opera dell'insegnante "vasta e di lungo corso, in poesia, in fotografia e filmografia, ha ormai un riconoscimento nazionale presso poeti, scrittori, artisti, giornalisti, registi nonché docenti universitari". (da FirenzeToday)
 

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