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Sabato, 20 Aprile 2024
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Mazzetta da un commerciante: ispettori del fisco arrestati

Due ispettori dell'Agenzia delle entrate di Roma avrebbero intascato soldi da un commerciante di fiori per "modificare" un verbale che prevedeva una sanzione da 60 mila euro

ROMA - Due ispettori dell'Agenzia delle Entrate di Roma, un uomo di 59 anni e una donna di 53 anni, sono stati arrestati con l'accusa di concorso in concussione: avrebbero intascato una "mazzetta" per alleggerire una pesante sanzione.  

I due avrebbero preso un "compenso" di 2000 euro da un commerciante per modificare un verbale di infrazione in cui si notificava una multa di 60 mila euro. Nelle abitazioni dei due, ritenuti, come emerge da intercettazioni, interlocutori per altri fatti analoghi, sono stati trovati ben 103 mila euro.

LA DENUNCIA - I provvedimenti cautelari, sollecitati dal pm Paolo Ielo, sono stati emessi dal gip Maria Agrimi e notificati dai carabinieri della compagnia Casilino. Gli accertamenti hanno preso le mosse dalla denuncia dello stesso commerciante, titolare di due negozi di fiori, il quale ha riferito che l'8 marzo scorso, durante una verifica in uno dei suoi esercizi, i due ispettori gli prospettarono "pesanti sanzioni - è detto nell'ordinanza - per effetto della presenza di due collaboratrici non regolarizzate".

LA RICOSTRUZIONE - Secondo il denunciante le due ragazze lo stavano aiutando occasionalmente vista la ricorrenza della festa della donna. Poco è importato agli ispettori che, a quanto raccontato dal commerciante, quantificarono in 60 mila euro l'importo della sanzione. Spaventato dalla cifra il denunciate chiede un "aiuto" per alleggerire la sua posizione uno degli ispettori rispose che "sarebbe stato necessario tornare in ufficio, annullare il verbale e rifarlo 'ex novo'" previo accordo con la collega dalla quale arrivò un cenno di assenso.

Tutti d'accordo ma, per essere sicuri, il denunciante si fece più esplicito "toccandosi eloquentemente la tasca" e alla richiesta di quantificare la somma si impegnò a consegnare a fine giornata 3.000 euro. Ai due diede invece 2.000 euro, poiché non era stato in grado di raccogliere di più, e ricevette una nuova versione del verbale.

I riscontri alla denuncia, per la procura, sono rappresentati dal recupero della prima versione del verbale e dalla sparizione, nella seconda stesura, del foglio identificativo relativo alla presenza delle due collaboratrici. Ma ulteriori riscontri sono emersi anche da una serie di intercettazioni telefoniche e ambientali dalle quali emerge la disponibilità dei due ispettori ad agire per analoghe iniziative. Da qui la richiesta di emissione delle ordinanze di custodia cautelare. (da RomaToday)
 

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