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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Marito e moglie uccisi in strada a Milano: presi i killer

Massimiliano Spelta e Caroline Payano uccisi a colpi di pistola nel settembre 2012. La svolta grazie alle indagini svolte nel mondo del narcotraffico

MILANO - Sono italiani i due presunti killer di Massimiliano Spelta e Caroline Payano, la coppia freddata a colpi di pistola in via Muratori a Milano l’11 settembre 2012. I due sono stati arrestati oggi dalla squadra mobile milanese.

Marito e moglie, 43 anni lui e 21 anni lei, erano stati uccisi per strada intorno alle 8 di sera, mentre passeggiavano in via Muratori con la figlioletta di appena 18 mesi. I due killer si erano avvicinati alla coppia a bordo di un grosso scooter e avevano sparato 5 o 6 colpi di revolver a Spelta e alla moglie, di origine dominicana. Altri complici probabilmente li attendevano in una strada vicina a bordo di un’auto.

Alcuni testimoni hanno riferito, dopo il duplice omicidio, di alcune frasi in italiano pronunciate nel corso della sparatoria. A casa della coppia, un loft in zona Mecenate, gli investigatori avevano trovato 47 grammi di cocaina. Particolare, aggiunto al fatto che l’azienda di Spelta non andava bene dopo la morte del padre di lui, avevano portato inizialmente gli investigatori a pensare che l’imprenditore e la moglie fossero finiti in un giro di droga.

Il duplice omicidio, avvenuto in mezzo alla strada in un’ora di punta, alle 20, aveva creato scalpore nel capoluogo lombardo. Una prima svolta si è però avuta quando gli investigatori hanno sentito alcune persone che avevano riferito di un possibile debito che le vittime avrebbero avuto con alcuni narcotrafficanti per una partita di droga a loro consegnata ma non pagata.

Duplice omicidio in via Muratori a Milano

Dalle prime testimonianze era infatti emerso che la coppia poteva essere entrata in un giro di droga e che la dominicana aveva fatto da tramite tra il marito e alcuni personaggi della criminalità sudamericana. E potrebbe essere stata uccisa per lo "sgarro" di non aver saldato un debito. A queste testimonianze si aggiunsero poi informazioni raccolte nell’ambiente dello spaccio di stupefacenti e dal controllo sui tabulati telefonici della coppia. E in casa dei due coniugi gli investigatori della Squadra mobile, coordinati dal pm di Milano Elio Ramondini, avevano poi trovato 47 grammi di cocaina pura al 60%, "purezza" che ha fatto pensare alla parte rimanente di una partita. (da MilanoToday)

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