Napoli, ragazzo ucciso da carabiniere: arrestato "il latitante"
E' stato arrestato Arturo Equabile: per i carabinieri è il latitante che era a bordo del motorino con Davide Bifolco la sera dell'inseguimento e della morte del ragazzo. Ma il giovane smentisce
NAPOLI - Ora dovrà dire la verità. Probabilmente ripeterà quello che ha già detto in una lunga intervista al "Fatto quotidiano". Ma questa volta dovrà dire la sua verità di fronte agli inquirenti. E' stato arrestato, nella tarda serata di giovedì, Arturo Equabile, il latitante di ventiquattro anni che era segnalato come terzo passeggero in sella allo scooter sul quale viaggiava Davide Bifolco, il diciassettenne ucciso da un carabiniere dopo un inseguimento nel rione Traiano la notte tra il quattro e il cinque novembre scorso.
Il giovane, irreperibile da febbraio scorso dopo aver violato dagli arresti domiciliari ai quali era ristretto con l'accusa di furto, è stato rintracciato a Casoria, grosso comune vicino il capoluogo campano.
Equabile era in un bar in compagnia di un amico che è stato denunciato per favoreggiamento. Secondo quanto accertato, il ventiquattrenne era a Casoria per incontrare una ragazza con la quale ha una relazione sentimentale. Adesso dovrà rispondere di resistenza a pubblico ufficiale per i fatti avvenuti quella tragica notte al Rione Traiano quando, dopo che lo scooter non si era fermato all'alt dei carabinieri, era stato esploso un colpo di pistola che aveva ucciso Davide Bifolco.
Secondo la ricostruzione dei carabinieri era stato proprio Equabile, infatti, a dare vita a un inseguimento per le strade del quartiere per sottrarsi alla cattura.
Era stato lo stesso latitante, però, a smentire la versione degli agenti, giurando che la notte della tragedia si trovava a casa della nonna. Parole, queste, confermate indirettamente dalla "confessione" di un altro giovane napoletano che aveva spiegato di essere lui il terzo uomo a bordo dello scooter. Ora toccherà a Equabile fare luce sul mistero. (da NapoliToday)
