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Giovedì, 25 Aprile 2024
Città Bari

Furbetti del cartellino in ospedale: timbravano e poi si assentavano durante il servizio

Le indagini della Guardia di Finanza sul sistema di assenteismo all'ospedale di Molfetta coinvolgono personale medico, impiegati amministrativi, tecnici e un soggetto esterno all’Asl: trenta gli indagati

Timbravano il cartellino e poi si assentavano durante l’orario di servizio in ospedale a Molfetta (Bari). È di trenta indagati – di cui dodici arrestati e uno ha ricevuto l’obbligo di dimora - il bilancio di un’operazione della Guardia di Finanza di Molfetta, che ha portato alla scoperta di un sistema di “fraudolenta solidarietà” all’ospedale Don Tonino Bello.

Tra le persone coinvolte ci sono dirigenti medici, personale paramedico, impiegati amministrativi, tecnici manutentori nonché un soggetto esterno all’azienda sanitaria locale.

I reati contestati, a vario titolo, sono truffa aggravata ai danni di Ente Pubblico, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale, abuso d’ufficio e peculato. 

Assenteisti all'ospedale di Molfetta: le indagini

Le condotte fraudolente rilevate hanno riguardato sistematiche assenze dal luogo di lavoro in orario di ufficio, spesso formalmente autorizzate con permessi sindacali o con permessi legati alla legge 104/92, per svolgere attività in altre strutture o per motivi privati, anche utilizzando le autovetture di servizio. In alcuni casi è stata constatata la collaborazione di un soggetto esterno all’Asl Bari, il quale si presentava per 'smarcare' ai rilevatori la presenza.

Si assentavano anche alcuni impiegati dell’Ufficio rilevazioni presenze e assenze, che avrebbero dovuto controllare sul rispetto dell’orario di lavoro di tutti gli altri dipendenti. Secondo quanto scoperto dagli inquirenti, quest'ultimi, approfittando della possibilità di accedere al sistema informatico, modificavano manualmente e fraudolentemente orari di lavoro.

Sulla questione è intervenuto anche il direttore generale della Asl di Bari, Antonio Sanguedolce: “La Direzione Generale ha offerto, e continuerà ad offrire, massima collaborazione alle Autorità Giudiziarie competenti, e assicura la massima celerità nell’apertura dei procedimenti disciplinari previsti per legge e nella sospensione cautelare dal servizio prevista dalla legge a carico di tutti coloro che hanno abusato della loro qualità di dipendenti pubblici”.

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