"Macchinoni" con la targa straniera per non pagare l'Iva in Italia: 49 persone nei guai
Maxi operazione delle fiamme gialle a Malpensa. L'articolo di MilanoToday
MILANO - Il "giochino" era di quelli semplici. L'auto veniva comprata all’estero e immatricolata all’estero, così da poter evadere l’imposta sul valore aggiunto. Quindi, al momento del ritorno in Italia, si scommetteva sulla buona sorte, sperando di non essere scoperti dalla guardia di finanza. A quarantanove persone, però, la fortuna ha girato la spalle, facendo incrociare la loro strada con quella dei finanzieri di Malpensa.
Maxi operazione dei baschi verdi in servizio all’aeroporto milanese, che negli ultimi giorni, hanno sequestrato quarantotto auto di lusso, denunciato diciannove persone per il reato di contrabbando e segnalato all’agenzia delle Dogane altre ventinove persone, che saranno multate per lo stesso reato.
I controlli, spiega la Guardia di finanza in una nota, hanno riguardato macchine di grossa cilindrata con targhe appartenenti a paesi extra Unione europea, ma guidate da cittadini residenti in Italia. "La normativa - chiariscono le fiamme gialle - prevede che gli stessi possono circolare liberamente solo se provvisti di autorizzazione doganale, senza la quale il conducente può essere sanzionato per le ipotesi di contrabbando".
Durante i loro controlli, i finanzieri hanno fermato quarantotto persone che, proprio senza l’autorizzazione doganale, erano riusciti a evadere i dazi e l’imposta sul valore aggiunto per una cifra attorno ai duecentomila euro, a fronte di un valore complessivo delle auto sequestrate di circa ottocentomila euro.
E i guai per i quarantotto proprietari delle auto di lusso potrebbero non essere finiti qui. I finanzieri hanno infatti accertato che molte delle persone alla guida dei veicoli sequestrati sono risultati anche sconosciuti al fisco italiano. Nonostante il 'macchinone'.
