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Sabato, 20 Aprile 2024
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Val di Susa, tensione alle stelle: venti No Tav fermati

Autostrada occupata e camion "sospetti" controllati. Tre attivisti arrestati e diciassette identificati: il bilancio dell'ennesima giornata di protesta. Mentre, il M5s chiede lo stop dei lavori in Aula

TORINO - Autostrada bloccata tre volte. Chiodi sulla carreggiata, che hanno forato gli pneumatici di quattro veicoli. E camion "civili" bloccati: ventiquattro ore di tensione alle stelle in Val di Susa dove non si placa la protesta dei No Tav.

Il giorno dell'arrivo della "talpa", il macchinario che perforerà la montagna per scavare il cunicolo della Maddalena, è una giornata di cortei ed occupazioni. Ma è anche una giornata di arresti e fermi: venti in tutto. Con i tre arrestati che dovranno rispondere di blocco stradale, violenza privata aggravata continuata in concorso e travisamento in pubblico. 

Accuse di terrorismo per i No Tav

Ad essere presa di mira, come sempre, lo svincolo di Chianocco della A32, passaggio obbligatorio per arrivare al cantiere di Chiomonte. Lì, nelle ultime ventiquattro ore, i No Tav hanno stazionato senza sosta, controllando ogni camion "sospetto". Infatti, nonostante la società costruttrice della Torino Lione sostiene che i pezzi della "talpa" siano già tutti al cantiere, i manifestanti non si fidano e continuano nelle loro proteste. 

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Così, quasi tutti i mezzi sono stati fermati dai No Tav, almeno fino all'intervento delle forze dell'ordine. Questa è la strategia per tentare di ritardare, o bloccare, i lavori. Una strategia sulla quale i manifestanti punteranno per tutta la settimana. Gli annunci, infatti, non lasciano intravedere altra via possibile: "Le mobilitazioni sono in rilancio continuo". 

La Francia predica calma: "La Tav non è una priorità"

Il tutto mentre in Parlamento è lite fra il Movimento cinque stelle e Fabrizio Cicchitto, reo, a dire dei grillini, di non avere rispettato il Regolamento parlamentare durante la discussione in Aula sul trattato Italia Francia sulla Tav. 

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"Il presidente Cicchitto ha contingentato i tempi della discussione limitandoli a venti minuti per ogni gruppo parlamentare, anziché dieci minuti per ogni deputato, senza aver convocato preventivamente l'Ufficio di presidenza così come il Regolamento prescrive", si legge nella lettera inviata alla Boldrini dal capogruppo del M5S alla Camera per chiedere la sospensione dei lavori. 

Secca la replica di Cicchitto: "Tutti i componenti della Commissione del Movimento Cinque Stelle sono intervenuti quando hanno voluto su ciascun emendamento" ha commentato. Sottolineando che il cinque giugno la Camera ha votato una serie di mozioni che impegnano il governo a concludere il più rapidamente possibile l'iter di ratifica. (da TorinoToday)

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