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Martedì, 19 Marzo 2024
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Camorra, il boss avvelena l'acqua per irrigare i campi

Le accuse al boss Francesco Bidognetti, uno dei protagonisti dell'avvelenamento di un'imponente falda acquifera. Accertata la vastità di inquinamento di un'area di Giugliano

GIUGLIANO (NAPOLI) - Nella terra dei fuochi, a Giugliano in provincia di Napoli, è avvelenata anche l'acqua. La Direzione investigativa antimafia partenopea, infatti, ritiene il boss della camorra Francesco Bidognetti colpevole di disastro ambientale per aver avvelenato falde acquifere.

L'esponente della malavita, che è detenuto a Parma in regime di 41 bis, ha ricevuto la notifica di un provvedimento di custodia in carcere da parte della Dia di Napoli con questo capo di imputazione.

SCARTI INDUSTRIALI - Oltre al disastro ambientale causato da Bidognetti, è stato anche accertato un grave inquinamento della falda acquifera sottostante le discarica del giuglianese, nel napoletano, dove venivano sversati scarti industriali provenienti prevalentemente dal Nord Italia.

FRUTTA E VERDURA AVVELENATE

ACQUA AVVELENATA - Le acque avvelenate venivano poi utilizzate per irrigare le colture e anche per scopi alimentari, non solo dalle popolazioni locali ma anche da quelle residenti in zone extraprovinciali, che hanno potenzialmente assunto sostanze cancerogene. Il disastro, secondo l'ordinanza della Dia, è durato circa un ventennio.

Con Bidognetti nel provvedimento sono citati, tra gli altri, Giulio Facchi, già subcommissario all'emergenza rifiuti, Gaetano Cerci e soprattutto Cipriano Chianese (arrestato nel 2006 e tuttora ai domiciliari, ndr) per i quali il gip ha ritenuto non sussistenti le esigenze cautelari. Chianese, 61 anni, fu il titolare della Setri e della Resit srl, società che gestivano le discariche ubicate su un'area di 21,4 ettari. Per i fatti oggetti del provvedimento è già in corso al Gup di Napoli il processo con rito abbreviato a carico di Bidognetti e degli altri imputati; per il delitto di avvelenamento invece è la Corte d'Assise di Napoli a procedere. (da NapoliToday)

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