Non hai i soldi per le bollette? A Cremona le ripaghi lavorando per la comunità
Una soluzione "non punitiva" per venire incontro a chi, per colpa della crisi, è costretto a essere moroso
La crisi strozza le famiglie che non riescono più a pagare le bollette. Ma, come ha raccontato il Corriere della Sera, il Comune di Cremona, anziché tagliare le forniture ai morosi "incolpevoli", ha deciso di trovare una soluzione per aiutare chi è in difficoltà.
"Il problema della morosità incolpevole - afferma il presidente di Padania Acque spa, Alessandro Lanfranchi - comincia ad assumere dimensioni vistose anche da noi e abbiamo deciso di reagire in maniera non punitiva per chi dimostra buona volontà".
Ecco allora che chi non potrà pagare la bolletta dell'acqua non si vedrà chiudere i rubinetti ma gli verrà chiesto di svolgere lavori socialmente utili, come assistere gli anziani o tinteggiare i muri.
"I soldi non incassati a causa della morosità per noi rappresentano un buco da 300-400 mila euro all'anno su un bilancio di 40 milioni. In questo modo noi interveniamo su una forma di disagio, non interrompendo il servizio e non aggravando il bilancio delle famiglie", ha spiegato l'azienda pubblica che gestisce il servizio idrico nel cremonese.
