Nonnina sente un tonfo e salva una famiglia: bimbo finisce in camera iperbarica
Dramma sfiorato a Bucine, in Valdarno: padre, madre e bimbo di 5 anni sono rimasti intossicati dal monossido di carbonio e portati dapprima al pronto soccorso dell'ospedale del Valdarno poi trasferiti al Carreggi di Firenze, in camera iperbarica
Notte di paura a Bucine dove una famiglia è rimasta intossicata dal monossido di carbonio sprigionato, pare, da un braciere. Erano le 4 del mattino quando un'anziana aretina ha sentito un rumore strano proveniente dal piano superiore in cui viveva il nipotino di 5 anni.
La nonnina preoccupata da quel tonfo sordo si è preoccupata e ha chiamato il 118. Troppo strano quel rumore, come se qualcuno fosse caduto in terra. E aveva ragione: il suo gesto ha salvato la vita all'intera famiglia.
Soccorsi dai sanitari del 118, padre, madre e bimbo di 5 anni sono stati portati dapprima al pronto soccorso dell'ospedale del Valdarno poi trasferiti al Carreggi di Firenze, in camera iperbarica. Anche i nonni, che vivono nell'appartamento al piano di sotto, sono stati portati in codice verde al pronto soccorso per gli accertamenti del caso.
Sul posto sono accorsi anche i vigili del fuoco e i carabinieri.
Che cos'è il monossido di carbonio
Il monossido di carbonio (CO) è un gas incolore e inodore che deriva dalla combustione incompleta degli idrocarburi. Comuni fonti di avvelenamento da CO comprendono incendi, sistemi di ventilazione non adeguati delle automobili, fornaci, caldaie, caminetti a legna o a carbone, caldaie a cherosene. Il CO viene prodotto quando brucia un gas naturale (metano o propano). Anche l'inalazione del fumo di tabacco comporta la formazione di CO nel sangue, ma non in livelli tali da provocare un'intossicazione.
L'intossicazione da monossido di carbonio è una delle cause più frequenti di intossicazione fatale per inalazione.