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Giovedì, 25 Aprile 2024
Città Padova

Peste suina, sequestrate quasi 10 tonnellate di carne proveniente dalla Cina

L'operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Padova. Il prodotto, introdotto illegalmente nell'Ue e potenzialmente contaminato, è stato ritenuto talmente pericoloso da essere immediatamente incenerito senza procedere alle analisi

La Guardia di Finanza di Padova ha sequestrato quasi dieci tonnellate di carni suine provenienti dalla Cina potenzialmente contaminate dalla peste suina africana e introdotte nell'Unione europea in violazione delle norme vigenti. I sanitari dell'Ulss 6 Euganea hanno ritenuto il prodotto potenzialmente pericoloso, decidendo per l'immediato incenerimento delle carni sequestrate senza procedere alle analisi.

Il blitz è scattato nella notte in un magazzino all'ingrosso di generi alimentari. Le Fiamme Gialle sono intervenute mentre un camion proveniente dall'Olanda stava scaricando 9.420 kg di carne suina di origine cinese, sbarcata a Rotterdam e importata illegalmente nell'UE, in violazione delle norme doganali e sanitarie. Posta sotto sequestro anche l’attività commerciale, per gravi e reiterate irregolarità. L’operazione è stata realizzata in collaborazione con il Servizio Veterinario e del Sian dell’Ulss 6 Euganea.

Il sequestro è avvenuto alla Gem s.r.l. proprietaria dei due capannoni in via Cile, che sono gestiti dalla Tend Long s.n.c. Denunciati i due proprietari - lui del '74 e lei del '71 - e i tre bengalesi che stavano scaricando la merce. Lavoratori senza contratto, in "nero", come riporta PadovaOggi. Le operazioni di monitoraggio di questa azienda sono iniziate lo scorso 9 gennaio e si sono concluse nella serata del 21 gennaio con il sequestro.

Peste suina, carne cinese sequestrata a Padova: il commento del governatore Zaia

 "Ancora una volta assistiamo all'intollerabile: cibi pericolosi destinati alle nostre tavole, con rischi per la nostra salute e danni per il lavoro dei nostri imprenditori. Per fortuna le Fiamme Gialle di Padova sono intervenute, dimostrando che non bisogna mai abbassare la guardia", ha commentato il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia. "Chi pensa di arricchirsi sulla pelle dei veneti deve essere punito. Esprimo i miei complimenti alla Guardia di Finanza: hanno dimostrato di essere veramente degli angeli custodi, come tutte le forze dell'ordine che operano a tutela dei cittadini – ha aggiunto Zaia – È ora di finirla, infatti, con l'arrivo nella nostra regione di cibi contraffatti e pericolosi; non va lasciato campo libero a questi trafficanti".

Coldiretti: le frontiere Ue sono un "colabrodo"

"Serve dare immediatamente il via libera all'obbligo dell'etichettatura d'origine sui derivati della carne suina per garantire la trasparenza e la rintracciabilità di fronte agli allarmi sanitari che si moltiplicano con la globalizzazione degli scambi", ha affermato la Coldiretti. "Sotto accusa c'è il sistema di controllo dell'Unione Europea con frontiere colabrodo che hanno lasciato passare materiale pericoloso ai confini olandesi ma anche i ritardi a livello nazionale causati da una burocrazia che non comprende l'urgenza di tracciare gli alimenti che arrivano ai consumatori in una situazione in cui l'Italia importa ogni anno dall'estero circa 1 miliardo di chili di carni suine fresche e congelate", è il commento del presidente Ettore Prandini, che sollecita l'entrata in vigore del decreto che introduce l'indicazione della provenienza per le carni suite trasformate dopo l'intesa raggiunta in Conferenza Stato Regioni.

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