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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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"Il boss De Pedis seppellito in basilica con l'ok del Comune"

Le dichiarazioni del ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri sul caso Emanuela Orlandi: "Per il trasferimento della salma del boss della banda della Magliana bastava l'ok del Comune di Roma"

ROMA - Nuovi sviluppi sul caso di Emanuela Orlandi, la ragazza 15enne, cittadina vaticana, scomparsa in circostanze misteriose nella Capitale nel lontano 22 giugno 1983. Un intreccio labirintico fatto di ombre e sospetti, tra Stato, servizi segreti, Vaticano e criminalità romana. Nel mezzo, i presunti collegamenti con la banda della Magliana e le polemiche sulla sepoltura del boss Enrico De Pedis, detto Renatino, nella basilica capitolina di Sant'Apollinare.

Il ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri ha affermato che "per il trasferimento della salma del boss della banda della Magliana Enrico De Pedis, dal cimitero del Verano alla basilica di Sant'Apollinare non era necessaria l'autorizzazione del ministero dell'Interno, ma bastava quella del Comune di Roma".

Il ministro ha anche spiegato che, a differenza di quanto aveva riferito nel question time dell'altro ieri in Parlamento, nella basilica non vige l'extraterritorialità, se non per i profili fiscali. Ad un cronista che domandava se il ministero sia in possesso del documento con cui il governatore o il progovernatore del Vaticano nel 1990 autorizzava la traslazione della salma di De Pedis dal Verano a Sant'Apollinare, il ministro ha replicato di non sapere "se abbiamo agli atti questo documento, ma la competenza era in ogni caso del Comune di Roma, perché si trattava di uno spostamento di una salma da un cimitero ad una chiesa posta, appunto, nello stesso Comune". (da RomaToday)

 

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