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Venerdì, 29 Marzo 2024
Città Catania

Adescavano minorenni online, poi le violenze sessuali: tre arresti

Tutto inizia dalla denuncia di una madre, allarmata dall'adescamento subito dal figlio

I carabinieri di Biancavilla, in provincia di Catania, hanno fatto scattare le manette. Tre persone sono state arrestate per violenza sessuale aggravata, atti sessuali con minorenne, corruzione di minorenne e violenza sessuale di gruppo. Le indagini, condotte dalla procura di Catania, delegate alla stazione carabinieri di Biancavilla, sono state lunghe e complesse.

Le ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal Tribunale di Catania, scaturiscono dalla denuncia presentata da una madre, allarmata dall'adescamento subito dal figlio minore attraverso il social network ''Facebook'' da parte di un adulto paternese, il quale, dopo generiche presentazioni, cominciava a condividere le foto del figlio sul proprio profilo.

Le indagini

La visione del profilo Facebook dell'indagato ha permesso di accertare la presenza di foto pubbliche di alcuni minorenni a torso nudo ed è emersa a carico dello stesso uomo anche una condanna per violenza sessuale ai danni di minori commessa nel 1995. Dagli accertamenti sui contenuti dei dispositivi mobili in uso al principale indagato sono inoltre emersi frequenti contatti tra maggiorenni e minori. C'era anche un gruppo ''WhatsApp'', denominato 'gruppo di amici' con messaggi di altri adulti partecipanti, successivamente identificati. Gli investigatori, colpiti dalla singolare partecipazione al gruppo WhatsApp sia di soggetti adulti che di ragazzini, hanno constatato dal contenuto dei messaggi la frequentazione 'ambigua' tra gli stessi.

Gli accertamenti condotti dai carabinieri hanno allarmato anche i familiari del principale indagato, che, consapevoli del precedente penale del congiunto, hanno analizzato l'atteggiamento di particolare interesse che aveva manifestato nei confronti di un nipote. Dal giovane, come ricostruisce la procura, hanno inoltre ricevuto la confidenza che lo zio lo aveva indotto, nei mesi precedenti, ad una pratica sessuale con un amico anche lui di età inferiore a 14 anni.

I sopralluoghi

Nel mese di maggio i carabinieri, accompagnati dai minori e dai loro familiari, si sono recati nei luoghi frequentati con gli indagati: ed entrambi i ragazzi, partendo dalla Biblioteca comunale di Paternò, portavano gli inquirenti attraverso la cosiddetta ''Scalinata'' nella zona della Torre Normanna, indicando il piazzale dove, non consenzienti, avevano consumato quei rapporti sessuali violenti. I militari hanno effettuato quindi, un sopralluogo in orario serale e hanno appurato che effettivamente, così come dichiarato dai due ragazzi, quel luogo era isolato e completamente sprovvisto di illuminazione. Su disposizione dell'autorità giudiziaria gli arrestati sono stati trasferiti presso la casa circondariale di Catania ''Piazza Lanza''. Leggi su CataniaToday

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