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Martedì, 16 Aprile 2024
Città Catania

Il Comune che aiuta chi non riesce a pagare l'affitto 

Il Comune di Catania ha pubblicato un bando per accedere all'assegnazione di contributi a sostegno di inquilini "morosi incolpevoli": ecco modulo e requisiti

Un contributo economico per le famiglie che non riescono a pagare l'affitto di casa: si tratta di un'iniziativa in vigore nel Comune di Catania. Sul sito istituzionale e sull'albo pretorio del Comune siciliano è stato pubblicato il bando per l’assegnazione di contributi a sostegno di inquilini "morosi incolpevoli” relativo all'anno 2018.

 A comunicarlo, la direzione Patrimonio-Gestione immobili di edilizia residenziale pubblica e Social Housing. Gli interessati possono presentare la domanda di adesione, completa della documentazione richiesta, al Protocollo generale del Comune di Catania, in piazza Duomo, utilizzando il modello predisposto e disponibile sul sito web istituzionale.

Catania, contributo per l'affitto: il modulo

Il modulo può essere richiesto anche all'ufficio Relazioni con il pubblico di Palazzo dei Chierici, tutti i giorni dalle ore 8.30 alle 12.30, e all' ufficio Social Housing di via Domenico Tempio 64, il martedì, il giovedì e il venerdì dalle ore 9.30 alle 12.30 e il giovedì anche dalle 15.30 alle 17.30. Inoltre è possibile scaricare la modulistica per richiedere il contributo anche attraverso il sito del Comune al seguente link.

Catania, contributo per l'affitto: i requisiti

Ma chi può accedere a questo beneficio? Ecco i requisiti necessari riportati sul bando ufficiale:

  1. essere in possesso della cittadinanza italiana o di uno Stato aderente all’Unione Europea. L’accesso al contributo per i cittadini extracomunitari, è subordinato al possesso nell’anno 2018 del certificato storico di residenza da almeno dieci anni sul territorio nazionale o di cinque nella Regione siciliana così come previsto dal comma 13 dell’art. 1 della legge 6 agosto 2008 n. 133;
  2. essere in possesso di un reddito familiare annuo I.S.E. non superiore ad €. 35.000,00 o reddito derivante da regolare attività lavorativa con un valore I.S.E.E. non superiore ad €. 26.000,00.
  3. essere destinatario di un atto di intimazione di sfratto per morosità, con citazione per la convalida e di ricadere nella disciplina ordinaria prevista per le procedure esecutive di rilascio nell’anno 2018;
  4. essere conduttore di un alloggio ad uso abitativo con regolare contratto di locazione registrato con un canone annuo non superiore ad €. 8.000,00 e risiedere nell’alloggio oggetto della procedura di rilascio da almeno un anno, con esclusione di quelli aventi categoria catastale A/1, A/8, e A/9, avente una superficie utile netta interna non superiore a 110 mq, maggiorata del 10% per ogni ulteriore componente del nucleo familiare dopo il quarto;
  5. non essere titolare, né il dichiarante né i componenti il nucleo familiare, di diritti di proprietà, usufrutto, uso e abitazione su alloggio adeguato alle esigenze del nucleo familiare su tutto il territorio siciliano;
  6. non essere assegnatario, né il dichiarante né i componenti il nucleo familiare, di alloggio di edilizia residenziale pubblica;
  7. non essere titolare di un contratto di locazione stipulato tra parenti e affini entro il 2° grado o tra coniugi non separati legalmente;
  8. non aver usufruito della detrazione di cui al comma 1 ed 1 bis dell’art. 16 del TUIR imposta sui redditi percepiti nell’anno 2017 (Dichiarazione dei redditi anno 2018), per effetto della circolare n. 34 del 04/04/2008 della Agenzia delle Entrate;
  9. non aver usufruito del contributo all’affitto L. 431/98 art. 11 anno 2017 ( Dichiarazione dei redditi anno 2018);
  10. Nell’anno 2017 aver subito una consistente riduzione della capacità reddituale del nucleo familiare, dovute ad una delle seguenti cause: perdita del lavoro per licenziamento; accordi aziendali con consistente riduzione dell’orario di lavoro; cassa integrazione ordinaria o straordinaria che limiti notevolmente la capacità reddituale; mancato rinnovo di contratti a termine o ti lavori atipici; cessazioni di attività libero-professionali; malattia grave, infortunio o decesso di un componente del nucleo familiare che abbia comportato o la consistente riduzione del reddito complessivo, o la necessità di parte del reddito per fronteggiare rilevanti spese mediche.

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