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Giovedì, 25 Aprile 2024
CRONACA / Foggia

Cerignola, ragazze costrette a pagare per abortire: arrestati medici

In manette sono finiti il dirigente medico del servizio di interruzioni volontarie delle gravidanze e il direttore dell'unità di anestesia e rianimazione

CERIGNOLA - Due medici del presidio ospedaliero sono agli arresti domiciliari con l'accusa di avere costretto giovani pazienti che chiedevano di essere sottoposte a interruzione di gravidanza a pagare cento euro per un intervento che è a carico del sistema sanitario. 

I soldi, al cui versamento veniva subordinata la tempestività dell'intervento che può essere eseguito entro novanta giorni dall'inizio della gravidanza, venivano poi divisi a metà tra i due medici e che erano gli unici della struttura a non sollevare obiezione di coscienza. 

Gli arrestati sono O.B., dirigente medico responsabile del servizio di interruzioni volontarie delle gravidanze istituito nel presidio 'Giuseppe Tatarellà, e G.B., direttore dell'unità di anestesia e rianimazione della medesima struttura. 

IL VIDEO: MAZZETTE PER ABORTIRE

L'accusa è di concussione continuata in concorso. L'indagine è iniziata alla fine del 2013 quando un uomo ha denunciato ai carabinieri che il direttore del presidio aveva preteso 100 euro in contanti per eseguire l'interruzione volontaria di gravidanza alla figlia. Alle rimostranze dell'uomo, il medico avrebbe detto che se non pagava, l'intervento non sarebbe stato compiuto prima del novantesimo giorno di gravidanza. Le indagini dei carabinieri hanno accertato che l'episodio non era occasionale ma che i due professionisti usavano sistematicamente questa prassi. Sarebbero almeno venti i casi accertati sinora. (da Foggia Today)

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