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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Tassista ucciso a Milano, 14 anni all'aggressore

La pubblica accusa chiedeva per Stefania Citterio il concorso morale ed effettivo per "l'assurda" morte di Massari, a causa di quel grido "ti ammazzo", con cui la ragazza aveva innescato l'aggressione

MILANO - Il 10 ottobre 2010 a Milano Luca Massari, tassista, 45 anni, investì involontariamente un cagnolino che attraversava la strada senza guinzaglio in via Ghini, alla periferia sud di Milano. Fermò la vettura e scese per scusarsi con i padroni dell'animale. Fu aggredito, pestato e dopo un mese di coma morì in ospedale. Ieri è arrivata la condanna rispettivamente a 14 anni e a 10 mesi per i fratelli Pietro e Stefania Citterio, che insieme a Morris Ciavarella (che è già stato condannato a 16 anni in secondo grado) lo aggredirono.

La pubblica accusa chiedeva per Stefania Citterio il concorso morale ed effettivo per "l'assurda" morte di Massari, a causa di quel grido "ti ammazzo", con cui la ragazza aveva innescato l'aggressione a Massari. La richiesta non è stata accolta dai giudici della prima Corte d'Assise. E' stata condannata a 10 mesi per minaccia grave. Pietro Citterio è stato condannato a 14 anni di carcere (riconosciuta l'attenuante di  concorso anomalo). Tra 90 giorni saranno depositate le motivazioni.

La prima ad aggredire Massari, secondo il pm, è stata proprio Stefania che come una furia si scagliò contro di lui. Poi Intervenne il fratello Piero, ma anche lui venne trattenuto. Fu poi Morris Ciavarella a sferrare i colpi che fecero sbattere a Luca Massari la testa contro il marciapiede. Morì dopo un mese di coma. (Da MilanoToday)

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