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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Non solo "Milano da bere": il Ramazzotti diventa igienizzante per le mani

L’azienda milanese Ramazzotti ha convertito la produzione dell'amaro per venire incontro alle esigenze degli operatori sanitari durante l’emergenza sanitaria

Dalla "Milano da bere" al disinfettante per le mani: nelle scorse ore l’azienda milanese Ramazzotti ha cambiato la propria produzione dell'amaro per venire incontro alle esigenze degli operatori sanitari per il Covid-19.

"Milano che rinasce ogni mattina, che pulsa come un cuore; positiva, ottimista, efficiente. La città dell'amaro Ramazzotti, che è nato qui, 170 anni fa", diceva il copy di una famosa pubblicità televisiva del 1985. Creato 200 anni fa dall'intuizione di Ausano Ramazzotti, farmacista bolognese trasferitosi all'ombra della Madonnina, l'amaro fu il "primo aperitivo senza vino". E mai, nella sua centenaria storia, avrebbe pensato di cambiare, all'improvviso e pro tempore, per salvare delle vite umane.

"In questi giorni ci siamo chiesti come dare una mano, ed ecco la nostra risposta: abbiamo imbottigliato dell’igienizzante mani nella nostra distilleria di Canelli (Asti) e lo doneremo alla Croce Rossa Italiana, alla Protezione Civile, ai Vigili del Fuoco e alla Municipale di Canelli. Con la speranza di tornare presto a dire 'Bella La Vita'", hanno scritto in un messaggio i responsabili dell'azienda.

La distilleria, ora del gruppo Pernod Ricard, un tempo a Lainate e adesso nell'Astigiano, ha così riconvertito nell'emergenza i propri macchinari produttivi. Non solo. La multinazionale francese (fatturato 2018 da 9 miliardi di euro) ha già annunciato che lo stesso accadrà a breve anche negli stabilimenti di Absolut Vodka in Svezia, e in quelli di whisky americani negli Stati Uniti.

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