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Venerdì, 29 Marzo 2024
CRONACA / Grosseto

"La Costa Concordia non si sta inabissando"

Il commissario Franco Gabrielli smentisce le notizie sul presunto inabissamento del relitto

Franco Gabrielli smentisce le voci sul presunto inabissamento del relitto della Costa Concordia al largo dell'isola del Giglio. "Non si segnalano anomalie nel comportamento deformativo dello scafo e non è dimostrata una significativa tendenza all'inabissamento o al piegamento. Il presunto scoop non trova riscontro nella realtà", precisa la struttura del commissario delegato all'emergenza.

"Già nelle ore immediatamente successive al naufragio, infatti - prosegue la struttura commissariale - per garantire la sicurezza durante le operazioni di ricerca dei dispersi e durante l'attuazione dei piani di recupero del carburante e di raccolta dei materiali sulla nave, il dipartimento della protezione civile ha attivato i propri centri di competenza scientifici e altri istituti di ricerca per allestire e coordinare un sistema di monitoraggio in tempo reale della posizione e degli spostamenti della nave con funzione di Early Warning - allertamento rapido". "Il sistema di monitoraggio, assicurato dal dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Firenze e dal Cnr-Irpi unitamente ad altri enti di ricerca, fra cui il Centro comune di Ricerca della Commissione europea, comprende tecniche indipendenti di misurazione, con strumentazione e sensori diversi, ad altissima precisione e a larga banda, che trasmettono in tempo reale i dati".

"Proprio secondo i dati forniti dal Gruppo di monitoraggio, da gennaio si è registrato un movimento progressivo di rotazione dello scafo, soggetto a fasi di accelerazione generalmente correlate con particolari condizioni meteo-marine: in particolare, in direzione Est (cioè verso mare), risultano valori massimi totali nei sei mesi di circa 1 metro a prua e 50 centimetri a poppa, mentre sul piano verticale i valori registrati indicano un abbassamento massimo a prua di circa 1 metro ed un lieve sollevamento della poppa di 15 cm".

"Dalla metà di aprile a oggi non sono state registrate accelerazioni apprezzabili e le velocità di spostamento su tutto lo scafo - laddove strumentalmente apprezzabili - sono state estremamente basse, quantificabili mediamente in qualche millimetro al giorno. Non si segnalano pertanto anomalie nel comportamento deformativo dello scafo e non è dimostrata una significativa tendenza all'inabissamento o al piegamento.

La struttura commissariale ha sottolineato che "nessuno ha mai detto che i lavori di rimozione dello scafo avrebbero dovuto iniziare a maggio: in effetti le società cui la società armatrice ha affidato la rimozione stanno operando sull'isola già dallo scorso 23 maggio, assicurando il prosieguo del caretaking e le attività propedeutiche all'avvio delle operazioni, tra cui le analisi del fondale e i prelievi di campioni rocciosi necessari all'esatto dimensionamento del sistema di palificazioni e del falso fondale che - compatibilimente con gli esiti delle indagini in corso - dovrà, entro la fine dell'estate, assicurare la nave per garantirne la stabilità in concomitanza con il prevedibile peggioramento delle condizioni meteo-marine tra l'autunno e l'inverno. L'ultimazione delle operazioni previste dal piano di rimozione presentato da Costa Crociere, come più volte annunciato dalla stessa società armatrice, è stimata in dodici mesi".
 

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