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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Uccise una ragazza con un ombrello: sì ai servizi sociali per Doina Matei

La donna, condannata per l'omicidio di Vanessa Russo, abiterà in una casa di Mestre e non potrà allontanarsi dalla città

Il tribunale di sorveglianza di Venezia ha concesso l'affidamento in prova ai servizi sociali a Doina Matei. La donna, 30enne di origini romene, è colpevole di aver ucciso la 17enne di Fidene Vanessa Russo, con un'ombrellata alla stazione metro Termini di Roma nel 2007.

Condannata a 16 anni carcere, la donna aveva ottenuto un regime di semilibertà, poi revocato a causa della pubblicazione di alcune foto su Facebook che la ritraevano al mare. Qualche giorno più tardi il procuratore ha dato il suo nullaosta alla revoca della sospensione della semilibertà perché "il comportamento di Doina Matei non è un vulnus che interrompe il processo educativo". Ora, per il tribunale di Venezia Doina Matei può essere affidata in prova ai servizi sociali per la restante pena da scontare, tre anni. La donna lavorerà in una cooperativa sociale di Venezia, potrà uscire dall'abitazione dalle ore 6 alle ore 22 e non potrà lasciare la provincia o fare viaggi all'estero. 

"Le è stato restituito, seppure in ritardo, quello che le doveva essere restituito prima - si legge in un commento rilasciato all'AdnKronos dall'avvocato di Doina Matei, Nino Marazzita - ha scontato il clima forcaiolo e anti-straniero". 

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