"Abusi sessuali su un 15enne": condannato don Vito Cantò
Il parroco di Santa Teresa di Spoltore, nel pescarese, è stato condannato dal tribunale della Chiesa a cinque anni di obbligo di dimora in un monastero e all'interdizione perpetua dalla convivenza con minori
PESCARA - Non potrà celebrare messa per tre anni né svolgere alcuna attività parrocchiale con i minorenni, e fino al 2020 dovrà stare in un monastero.
E' la condanna del tribunale ecclesiastico per don Vito Cantò, l'ex parroco di Villa Raspa di Spoltore finito sotto accusa per presunti abusi sessuali ai danni di un ragazzino di quindici anni. I fatti risalirebbero al 2013, quando arrivarono le prime segnalazioni alla Curia e alle forze dell'ordine relative alle strane attenzioni riservate ai ragazzi minorenni da parte del parroco, che avrebbe poi abusato del 15enne.
Nell’estate del 2013, con il processo canonico alle battute iniziali, fu l’arcivescovo Tommaso Valentinetti a sospendere don Vito "ad cautelam". Don Vito Cantò è indagato anche a livello penale per gli stessi reati: il processo è arrivato già alla seconda udienza preliminare.
