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Venerdì, 19 Aprile 2024
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"Preparavano attentati": espulsi due sospetti jihadisti

I due vivevano da mesi su litorale romano e avevano legami con i salafiti libici

ROMA - Due cittadini libici di 26 e 28 anni sono stati allontanati dall'Italia perché sospettati di essere jihadisti e legati alle formazioni armate di matrice salafita che operano in Libia.

La decisione è stata presa dal ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri, al termine di una complessa attività info-investigativa che ha visto operare in piena sinergia la Direzione centrale della polizia di Prevenzione, la Digos della Questura di Roma e la Procura di Roma.

L'espulsione è stata decisa quando si è avuta la certezza che i due libici avevano iniziato un'attività di proselitismo e propaganda alla jihad (la cosiddetta "guerra santa") nella comunità libica, anche al fine di reperire materiale per commettere attentati contro obiettivi occidentali.

I due erano in Italia da alcuni mesi per sottoporsi a cure per le ferite riportate durante il recente conflitto in Libia ed erano ospitati in alberghi della Capitale. L'attenzione sui due personaggi è stata focalizzata perché segnalati dalla Direzione centrale della polizia di Prevenzione per la radicalità dei comportamenti e l'atteggiamento particolarmente aggressivo, soprattutto nei confronti di propri connazionali. (da RomaToday)
 

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